La casta romana non sa più da dove raccogliere i soldi; le
famiglie ormai impoverite, oggi devono sopportare anche l'aumento del
carburante.
Infatti, è stato aumentato di 0,51 centesimi il litro di
benzina e diesel.
Il governo ora aumenta le accise per la benzina, da 0,724
euro al litro a 0,728. Per il diesel, invece, gli 0,613 euro al litro
precedenti arrivano a 0,617 euro al litro.
Cosi il governo dalle nostre tasche toglie nel 2012 altri 65
milioni di euro (legge n.183/2011 all’art. 33, comma 30).
Così le famiglie di operai saranno ancora più povere e
costrette a ricorrere a strozzini e altri canali del credito che non siano le
banche.
Queste ultime ormai lucrano solo sul debito pubblico anzichè
prestare alle famiglie e alle PMI.
Ricordo che in Italia aumenta la povertà assoluta tra le
famiglie con una sola persona con fonte di reddito (dal 4,7% al 5,4%), mentre
se non ci sono redditi da lavoro la povertà sale dall'8,5% al 16,5%.
Quindi, la povertà colpisce 11,1% delle famiglie, più di otto
milioni di persone.
Questi nuovi poveri dovranno sopportare i costi di una sanità
che ormai diventa rara e inaccessibile a causa del taglio dei costi e del blocco
delle assunzioni.
La casta, poco attenta ai nuovi poveri, alla sanità, al mondo
del lavoro, alle assunzioni negli ospedali, è compatta nel non tagliarsi
privilegi, stipendi e pensioni.
Finalmente, vi annuncio che si chiuso il referendum
anti-casta, che ha visto 1.300.000 firme, raccolte in tutta Italia, per
tagliare gli stipendi d’oro dei parlamentari.
Il referendum, lo ricordo, ha come l’obiettivo abolire
l’indennità che i parlamentari percepiscono altri 3.000 euro al mese a testa
solo per vivere a Roma, nonostante molti di essi abbiano già la residenza nella
Capitale, e altri il Parlamento lo frequentino pochissimo.
Domenico CIRASOLE
Presidente del Movimento "La nuova resistenza 25 aprile
2011"; il movimento di chi lotta contro la casta e la precarietà.
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