Cerca nel blog

Visualizzazioni totali

Movimento "LA NUOVA RESISTENZA 25 MARZO 2011". Partigiani sempre.

Movimento "LA NUOVA RESISTENZA 25 MARZO 2011". Partigiani sempre.
Partigiani sempre

venerdì 26 marzo 2021

Scuola e università devono formare un CITTADINO ATTIVO.

La #Scuola deve essere trasversale, creativa, liquida, deve imparare a pensare e non cosa pensare,  insegnare a esprimersi a comunicare e a interrogare il mondo, ad affrontare molteplici situazioni e a lavorare in gruppo, a SAPER PENSARE, AGIRE, ESSERE in una determinata situazione.
La scuola deve eliminare le cattedre, le lavagne, le interrogazioni, i compiti in classe, e soprattutto i compiti a casa per puntare tutto sull'apprendimento cooperativo e laboratoriale, capace di trasformare la classe in una piccola comunità di apprendimento, fondando il proprio insegnamento su esperienze che consentano di “imparare facendo”.
Gli insegnanti hanno un solo compito ovvero  fornire agli studenti le occasioni, i contesti, gli strumenti e le strategie per “IMPARARE AD IMPARARE” . 
L’ #esperienza è il banco di #prova, la #verifica che non necessita di #voti, è ciò
che permette di educare ogni uomo alla #responsabiltà, alla #partecipazione, alla #soluzione di problemi di tutti in una
società fondata sull’ #integrazione, sull’ #inclusione e non sull’ #esclusione, ovvero nessuno DEVE ESSERE BOCCIATO, NESSUNO DEVE BLOCCARE LA CRESCITA CULTURALE, TUTTI #DEVONO ACCEDERE OBBLIGATORIAMENTE ALLE UNIVERSITÀ CHE DEVONO CONTINUARE IL PERCORSO DI FORMAZIONE DI UNA SOCIETÀ CHE VIVE DI RICERCA E SVILUPPO. 
Quindi scuola e #università devono formare un #CITTADINO #ATTIVO.

sabato 27 febbraio 2021

I diavoli restano diavoli.

PURTROPPO con la nuova tecnologia si ripropone una formazione fallimentare com'è fallimentare l'università fondata sulla inutile presenza.
Basta pensare agli scandali di corruzione che si susseguono ogniqualvolta si sceglie un professore, un ricercatore, un dipendente. 
L'università dovrebbe essere il luogo dell'onestà intellettuale per eccellenza, invece in anche questo ambito la corruzione è in grado di diffondersi, cambiando le carte in tavola e portando all'approvazione di abusi e soprusi. Nessuno può e deve permettersi di offendere la preparazione culturale di uno studente. 
Questo è un abuso, anzi un sopruso che rende evidente l'inutile funzione dall'università, non conforme ai dettami costituzionali che impone alle istituzioni di consentire al più alto numero di aspiranti, anche se non più ragazzini il diritto di raggiungere i gradi più alti degli studi, non solo per una crescita della cultura personale ma per la crescita del sistema Italia. 
La nostra economia è vecchia, incapace di modernizzazione non perchè Il costo del lavoro è alto e la produttività delle nostre fabbriche è bassa, ma perché le università e i privati HANNO smesso di fare ricerca . 
Chi difende le aggressioni verbali di un docente non può ESSERE al servizio della nazione, perché è lo stesso che si dimemtica di parlare delle classifiche mondiali che ci consegnano la preparazione e l'utilità dei nostri #Baroni. 
I giornalisti venduti dovrebbero spiegarci perché nella classifica delle migliori università del mondo (Cwur) la prima italiana occupa il114esimo posto? 
Perche l'Italia si conferma penultima in Europa per numero di laureati: soltanto il 27,6% dei giovani tra i 30 e 34 anni ha completato gli studi universitari, contro il 40,3% della media Ue? 
Tutto ciò non dipende dai giovani ma degli arroganti quanto inutili baroni e giornalisti e politici.
Il nostro Paese ha tassi di istruzione cosi' bassi che non riesce a crescere e a innovare, ma nessun giornale si è mai sprecato in parole; venduti e inutili. 
Il modello di formazione è sbagliato. 
I baroni non sono degni di essere chiamati professori. 
Il vero Maestro penetra l'anima del discepolo e gli infonde una nuova energia, insegna con il cuore, non si arrampica sul proprio IO come fosse un inutile dio. Inutile, come lo è la stessa università che è incapace di formare giovani per le esigenze del mondo produttivo.
Ciò è dimostrato dal tasso di occupazione dei laureati italiani inferiore al 70 % ben lontano dall'obiettivo dell'UE, pari, solo alla Croazia e Grecia. 
Quindi prima di accusare una mamma i giornalisti, i politici, e la stessa università deve levarsi la maschera di pulcinella e mostrare realmente la propria anima. I diavoli restano diavoli.