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Movimento "LA NUOVA RESISTENZA 25 MARZO 2011". Partigiani sempre.

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Partigiani sempre

lunedì 31 ottobre 2011

IPASVI BARI - LA SFIDA - DOMENICO CIRASOLE - PRESIDENTE -


Rivolgo un appello a tutti i colleghi infermieri della provincia di Bari, voglio lanciare una nuova forma di protesta contro il consiglio direttivo dell'IPASVI di BARI.

Vi invito ad andare a votare dal 13 novembre al 15 novembre presso l'ospedale Di Venere dalle 9 alle 18, e di indicare il mio nome: DOMENICO CIRASOLE - PRESIDENTE - .

Noi infermieri precari siamo stati lasciati soli nella lotta... impari contro la casta politica.

Sono certo che non avendo una lista di colleghi, ne supporto dei sindacati, non potrò MAI USARE IL NOSTRO COLLEGIO PROFESSIONALE, PER FAR SENTIRE IL GRIDO DISPERATO DEI COLLEGHI INFERMIERI PRECARI E SENZA LAVORO.

Quindi vi invito di accogliere la sfida e la provocazione e quindi di andare a votare e coinvoglere altri a votare scrivendo : DOMENICO CIRASOLE - PRESIDENTE - .

SPERIAMO CHE QUESTO PICCOLO SEGNALE POSSA RICORDARE AL PROSSIMO CONSIGLIO E PRESIDENTE DI DARE VOCE E SOLIDARIETA' AI COLLEGHI NON PIU' GIOVANI, PRECARI E SENZA LAVORO.

Ovviamente chi vuole può aiutarmi invitando i suoi contatti a farmi votare e a far cliccare su mi piace di questa pagina

http://www.facebook.com/questions/167634799996409/?qa_ref=na#!/pages/IPASVI-BARI-LA-SFIDA-DOMENICO-CIRASOLE-PRESIDENTE-/167626463330576?sk=wall



DOMENICO CIRASOLE

http://precariesenzalavoro​.blogspot.com/

sabato 29 ottobre 2011

Precari della sanità pugliese (medici e infermieri) salvi grazie a Rocco Palese.

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Il movimento "La nuova resistenza 25 aprile 2011" ringrazia tutti i capigruppi del consiglio regionale pugliese, ma in particolare chi da ieri è ironicamente soprannominato «assessore all’armonia».

Infatti  la soluzione amministrativa è arrivata proprio dal Presidente Rocco Palese: "istituire un fondo ad hoc, di pochi milioni di euro, per coprire per altri due mesi le posizioni vacanti nell’Asl ed evitare l’interruzione di servizio pubblico. Da gennaio 2012, col pensionamento di 236 operatori in tutta la Puglia, si riapriranno i varchi all’interno della spesa sanitaria, bloccata dalla norme nazionali ai livelli del 2004 (con un 1,4% in meno di uscite) e vincolata dai paletti fissati col piano di rientro. A quel punto, ragiona, sarà possibile - senza sforare i tetti - recuperare altre postazioni nelle Asl che si troveranno, dopo il 31 dicembre con la mannaia dei contratti scaduti e del personale «licenziato»".

La soluzione Palese accolta da capigruppo, giunta, Vendola e Fiore è la buona notizia del giorno: le coperture dei posti sono ancora possibili!!

Ora tocca a tutti i parlamentari pugliesi (centrodestra e centrosinistra) proporre una correzione della normativa vigente.

Il primo passo è stato fatto dal senatore barese Luigi D'Ambrosio Lettieri, segretario della Commissione Sanità del Senato, che ha incontrato il 28.10.2011 una delegazione del Movimento " La nuova resistenza 25 marzo 2011" ai quali ha dichiarato : "Portero' in sede parlamentare la proposta di un ulteriore emendamento che possa rendere possibile alle regioni sottoposte a piano di rientro, e, quindi, anche alla Puglia, di usufruire di una deroga al blocco del turn over".

30/10/2011
Domenico Cirasole
Presidente movimento
"La nuova resistenza 25 aprile 2011"

venerdì 28 ottobre 2011

Sanità Puglia: D'Ambrosio Lettieri e Palese incontrano i precari della sanità (medici ed infermieri)













Oggi 28.10.11, alle 14,30 a Bari, il capogruppo del Pdl alla Regione Puglia, Rocco Palese ed il sen. D'Ambrosio Lettieri, segretario della Commissione Sanità del Senato, hanno  incontrato una delegazione di medici ed infermieri precari della ASL BARI, assieme  agli infermieri con contratto scaduto da mesi.
Dall'incontro è emerso l'impegno d'intraprendere ogni iniziativa utile a livello parlamentare per trovare una soluzione al problema serio dei livelli essenziali di assistenza sanitaria in Puglia, e quello più drammatico dei livelli occupazionali.
Il movimento "La nuova resistenza 25 aprile 2011" ha accolto con favore le parole pronunciate da D'Ambrosio Lettieri  : "Portero' in sede parlamentare la proposta di un ulteriore emendamento che possa rendere possibile alle regioni sottoposte a piano di rientro, e, quindi, anche alla Puglia, di usufruire di una deroga al blocco del turn over".

28/10/2011
Domenico Cirasole
Presidente movimento
"La nuova resistenza 25 aprile 2011"

mercoledì 26 ottobre 2011

Puglia sanità, 1300 licenziamenti (infermieri e medici precari). Salvi cinquecento, forse seicento degli oltre 1861 precari.


FONTE :http://bari.repubblica.it/cronaca/2011/10/26/news/sos_sanit_1300_licenziamenti_vendola_convoca_tutti_i_partiti-23870994/

Vendola convoca tutti i partiti

Sono i medici e gli infermieri che entro fine mese dovrebbero lasciare il posto. Rischio paralisi negli ospedali. "Potrà restare in servizio il 30 per cento del personale per il quale sono chieste deroghe"

di PIERO RICCI
Il tempo sta per scadere. Una settimana, non di più. Poi quasi tutti a casa. Medici e infermieri "a termine". "Potrà restare in servizio il 30 per cento del personale per il quale sono state chieste le deroghe", azzarda l'assessore al Bilancio, Michele Pelillo al termine del Consiglio regionale che ha approvato una legge sulla semplificazione normativa. Cinquecento, forse seicento degli oltre 1861 per i quali il governatore pugliese, Nichi Vendola ha chiesto al deroga per farli restare in servizio anche oltre il termine tassativo di scadenza dei loro contratti (36 mesi). Per 1300, al momento, c'è solo la prospettiva della disoccupazione.

Una situazione "drammatica", l'ha definita il presidente della commissione sanità, Dino Marino (Pd). Una situazione "disperata", ha insistito nelle ultime ore anche il capogruppo della Puglia prima di tutto, Francesco Damone. L'epicentro dell'emergenza è nella provincia di Foggia che è poi anche l'epicentro del terremoto politico che scuote il Pd e la maggioranza di centrosinistra. Ieri c'è stato lo sciopero dei camici bianchi, a Manfredonia, roccaforte del Pd, c'è una grande mobilitazione per difendere lo status di ospedale intermedio, mentre si preparano a chiudere reparti a San Severo, Cerignola, Lucera, "persino nel Policlinico di Foggia", ricorda Marino.

L'assessore alle Politiche della salute, Tommaso Fiore, conferma. Annuncia che il caso-Foggia sarà al centro di un incontro in Prefettura nel capoluogo dauno. Ma conferma il collasso prossimo venturo: "I direttori generali si trovano ad avere un margine d'azione piuttosto ristretto, avendo da una parte la minaccia del penale, con l'interruzione di pubblico servizio e dall'altra quella della Corte dei Conti. D'altra parte è per attuare le disposizioni della penultima finanziaria che si è resa necessaria l'interruzione di numerosi rapporti di lavoro". Cosa fare? "Vi sono due exit strategy possibili - spiega Fiore - la prima è quella delle deroghe al blocco delle assunzioni, la seconda è il piano straordinario di accorpamento dei servizi ospedalieri".

Il problema è che non c'è troppo tempo. È escluso che arrivino le deroghe. È possibile che la situazione si sblocchi. Lo ha fatto intendere il ministro alla Salute, Ferruccio Fazio, l'altro giorno in commissione sanità alla Camera: rispondendo a un'interrogazione ha detto che c'è la volontà del governo di cancellare il tetto del 50 per cento per la spesa dei contratti a termine sul budget del 2009. Potrà accadere con la legge di stabilità ma ci vorranno due mesi, secondo quanto l'onorevole Gero Grassi ha riferito a Pelillo. Troppi per salvare tutti i precari forzati della Puglia. L'alternativa è accorpare ospedali. "Con il piano straordinario di accorpamento degli ospedali, invece, si possono garantire i livelli essenziali di assistenza e le prestazioni d'urgenza", dice Fiore. "Questo significa chiudere reparti", semplifica il consigliere regionale del Pd, Pino Romano. Il gruppo del Pd ha una proposta: "Prorogare per almeno sei mesi tutti i contratti del personale medico e sanitario in scadenza il prossimo 31 ottobre, per impedire che il sistema sanitario pugliese subisca una vera e propria paralisi, con il rischio di non poter più garantire i livelli minimi di assistenza ai propri cittadini", scrivono il capogruppo Antonio Decaro e il segretario del partito Sergio Blasi. "A tale azione immediata - aggiungono - dovrà seguire, in tempi rapidi, una iniziativa istituzionale tesa a risolvere alla radice la emergenza attuale".

La situazione rischia di sfuggire di mano. Il momento è drammatico e a sottolinearlo c'è anche l'insolita convocazione di tutti i capigruppo, anche dell'opposizione di centrodestra, fatta dal governatore Nichi Vendola per domani, nel suo ufficio, nella sede della Presidenza sul lungomare. Incontro con all'ordine del giorno un insolito "provvedimenti urgenti". Forse è proprio la norma "salva-precari".
 
(26 ottobre 2011) © Riproduzione riservata

sabato 15 ottobre 2011

Palese: il problema del personale si risolve con il ricorso alle deroghe al blocco del turn over autorizzate dalla Giunta regionale, per coprire i posti vacanti, nel rispetto dei limiti di spesa e della programmazione economico finanziaria.






Agenzia nr. 4846 del 14/10/2011
» Sanità


Sanità pugliese, PdL: indispensabile un serio cambio di marcia


Un cambio di marcia reale per la sanità pugliese in cui il rispetto dei livelli essenziali di assistenza è a rischio, mentre aumenta progressivamente la possibilità di implosione del sistema. E’ questo il messaggio forte che il PdL della Regione Puglia ha voluto dare nel corso della conferenza stampa che ha avuto luogo oggi, in cui è stato fatto il punto della condizione in cui versa la sanità pugliese, partendo da quanto hanno relazionato nei giorni scorsi i direttori generali delle aziende sanitarie nel corso delle audizioni che hanno avuto luogo nei giorni scorsi in III commissione.

Il capogruppo del PdL, Rocco Palese, ha richiamato preliminarmente i ritardi accumulati nell’attuazione del Piano di rientro 2010-2012 (L.R. n. 2/2011), in cui la rimodulazione delle rete ospedaliera è stata prevista, peraltro, con un ritardo di ben 6 anni rispetto alla determinazioni della Conferenza Stato Regioni.
Cosa impedisce l’attuazione degli adempimenti previsti dal Piano di rientro ? Che fine hanno fatto gli ospedali per i quali era prevista la chiusura? Qualcuno ha visto l’attivazione di qualche Residenza sanitaria assistenziale (di cui tanto si è parlato a suo tempo) al posto dei nosocomi dismessi ?

Palese ha parlato di forze frenanti che trovano espressione in alcuni consiglieri regionali della maggioranza che governa la Regione Puglia incluso anche qualcuno dell’opposizione e nei sindacati. “Non è possibile fare la programmazione solo sulla carta” -  ha detto –, con tutti i danni che ne derivano, peraltro in una regione che già paga 340 milioni di tasse aggiuntive per pagare i debiti accumulati nella sanità”. Il capogruppo ha sottolineato la condizione in cui versa l’assessore Fiore sostanzialmente abbandonato dal Presidente Vendola e dalla sua maggioranza e ha richiamato l’atteggiamento di grande responsabilità che sta tenendo il PdL  che ha evitato, a differenza di quanto è stato fatto nel 2005 dalla parte avversa,  di fomentare le piazze.

Sono necessarie anche alcune modifiche  della legislazione regionale sul piano dell’assetto organizzativo (LL.RR. nn. 36 e 38/1994). Palese ha citato al riguardo l’esempio dell’Istituto Oncologico di Bari che con 85 p.l. e 15 milioni di disavanzo registrato nel 2010, presenta ben 17 unità operativa complesse mediche e 7 U.O.C. amministrative (a fronte di 1 del “Panico” di Tricase, del “Miulli” di Acquaviva delle Fonti e del “Maugeri” di Cassano Murge).

Quindi il problema del personale. Secondo Palese la risposta è nell’attuazione degli adempimenti previsti dal Piano di rientro (L.R. n. 12 del 24 settembre 2010)  che prevede il blocco del turn over per gli anni 2010-2012, il ricorso alle procedure di mobilità facendo riferimento agli ospedali e reparti dismessi secondo il cronoprogramma  fissato dallo stesso Piano di rientro e, infine, il ricorso alle deroghe al blocco del turn over autorizzate dalla Giunta regionale, per coprire i posti vacanti, nel rispetto dei limiti di spesa e della programmazione economico finanziaria. “Dal 24 settembre 2010 – si è chiesto Palese -  cosa hanno fatto i direttori generali a tal riguardo” ? Sono passati 13 mesi invano”. Inoltre il capogruppo PdL ha richiamato ancora la L.R. n. 22/2011 “Legge regionale 9 febbraio 2011, n. 2 (Approvazione del Piano di rientro della Regione Puglia 2010-2012)” che disegna l’iter procedimentale per la definizione delle piante organiche, consentendo di individuare i posti vacanti. Anche da questo punto di vista – ha aggiunto – giunta regionale e direttori generali sono inadempienti. Sul piano gestionale, infine, ha citato la vicenda paradigmatica dell’appalto del servizio mensa alla ASL LE e la situazione critica delle liste d’attesa in tutta la regione.

“Stanno venendo meno i LEA a seguito dei non adempimenti della Giunta regionale” – ha aggiunto Giammarco Surico (FLI) – . Registriamo 220 milioni di mobilità sanitaria passiva a settembre 2011. La gente non si rivolge più al pubblico, con il risultato di creare liste d’attesa anche nel privato accreditato”.

La sospensione del servizio di trasporto oncologico a Brindisi e Lecce è stata ricordata da Maurizio Friolo. “Il cittadino – ha detto -, e in particolare quello con problemi oncologici, che dovrebbe essere al centro del sistema, si vede sottratti i suoi diritti. L’Assessore Fiore lasciato solo mentre la Puglia brucia”.

Il clima di grossa incertezza che si vive in provincia di Foggia in cui non riesce ancora a capire bene i servizi che saranno tagliati e quelli che, invece, dovranno essere rilanciati, è stato richiamato da Diego Gatta, unitamente alla situazione dell'ospedale di Manfredonia (di cui è prevista la disattivazione di alcuni reparti) che serve un bacino di utenza di 100 mila persone, mentre la camera iperbarica di Vieste è stata chiusa dal 31 luglio scorso.















martedì 11 ottobre 2011

Bari - Il Presidente Schittulli incontra delegazione di infermieri precari

11/10/11

Immagine: © Egidio Magnani


“Sarà convocata in tempi brevi la cabina di regia per le politiche socio - sanitarie istituita dalla Provincia alla presenza della Regione Puglia e della Asl di Bari”

Una delegazione di infermieri professionali precari ha chiesto, questa mattina, un incontro con il Presidente della Presidente della Provincia di Bari, Francesco Schittulli. Si tratta di circa mille unità in tutta la provincia di Bari in attesa di essere collocate dopo essere state impiegate per 36 mesi negli ospedali baresi, fra la Asl di Bari, Policlinico e Giovanni XXIII°.

“In occasione dei 150 anni dell’unità d’Italia assistiamo ad uno nuovo sbarco dei mille – afferma Schittulli -. Si tratta di centinaia di infermieri precari del nostro territorio senza lavoro da mesi il cui lavoro è necessario ed indispensabile per la comunità sofferente dal momento che sono in aumento le malattie legate alle disabilità e alla non autosufficienza oltre che le altre patologie.

La professionalità acquisita da questi lavoratori – continua il Presidente della Provincia - dovrebbe essere una garanzia per il sistema salute, ma per la Regione Puglia diventa una problema insormontabile. Sebbene l’amministrazione provinciale non abbia delega in materia rivolgo loro la mia piena solidarietà di rappresentante istituzionale, oltre che di medico e di responsabile nazionale per le politiche socio - sanitarie dell’Unione Province Italiane”.

Il Presidente Schittulli ha chiesto, in merito, l’immediata convocazione della cabina di regia per le politiche socio - sanitarie istituita dalla Provincia alla presenza della Regione Puglia, della Asl di Bari e di una delegazione di infermieri precari per una discussione e risoluzione del problema.

La delegazione di lavoratori, che si è costituita in un movimento organizzato chiamato “La nuova resistenza 25 aprile 2011” ha sottolineato che “quasi mille infermieri attendono di essere ricollocati dopo aver lavorato per anni negli ospedali baresi e nelle varie strutture sanitarie e che le Asl, nonostante ciò, decidono di assumere infermieri vincitori di concorsi al Nord e usare solo contratti atipici come i co.co.co”.

lunedì 10 ottobre 2011

Emergenza Asl pugliesi, Fiore chiede deroga limiti di spesa per la Puglia


BARI- Ormai è emergenza sanità in Puglia, a tutti i livelli. L’assessore alla salute, Tommaso Fiore, ha chiesto alla Giunta regionale una “ formale presa d’atto” dello stato emergenziale in cui versano le Asl pugliesi che, per garantire i livelli essenziali di assistenza ed il diritto alla salute, hanno optato per la trasformazione dei contratti di lavoro a tempo indeterminato- stipulati a seguito di concorso ma annullati a seguito della Sentenza della Corte Costituzionale – in contratti a tempo determinato.
Questo, spiega l’assessore “ ha di fatto stravolto la programmazione delle assunzioni di personale a tempo determinato di tutte la ASL che avevano pianificato tali assunzioni rispetto alle esigenze assistenziali e servizi da garantire ai cittadini, nella piena osservanza delle previsioni di cui all’art.9, comma 28, della L.R. 122/2010 secondo cui le Asl possono avvalersi di personale a tempo determinato o con convenzioni ovvero con contratti di collaborazione coordinata e continuativa nel limite del 50% della spesa sostenuta per le stesse finalità nell’anno 2009”.
La richiesta di formale presa d’atto è accompagnata dalla richiesta di un’interlocuzione con il “ Legislatore nazionale per un tavolo negoziale che permette il superamento e/o una deroga –per la nostra Regione- dei limiti di spesa di finanza pubblica previsti dall’art.9, comma 28 della legge n.122/2010”

Sanita': assessore Puglia, giunta prenda atto stato emergenza Asl

Sanita': assessore Puglia, giunta prenda atto stato emergenza Asl (3)(Adnkronos) - Alcune Aziende Sanitarie, peraltro, per evitare l'interruzione di pubblico servizio, hanno assunto a tempo determinato, con 'incarichi ponte', tutto il personale precedentemente stabilizzato attraverso l'articolo 3, comma 40, della Legge regionale 40 del 2007. ''Tale soluzione contingente ed imprevista - conclude Fiore - ha di fatto stravolto la programmazione delle assunzioni di personale a tempo determinato di tutte le Asl che avevano pianificato tali assunzioni rispetto alle esigenze assistenziali e servizi da garantire ai cittadini''. Con tale spostamento di spesa di personale da tempo indeterminato a tempo determinato ''le aziende sanitarie non sono in grado di rispettare la norma in materia di contenimento di finanza pubblica per il pubblico impiego''. Per contro, in ogni Azienda Sanitaria ''permangono tutte le esigenze sanitarie ed organizzative, per garantire i livelli essenziali di assistenza e il diritto alla salute. Quindi, per evitare l'interruzione di pubblico servizio ed ulteriori effetti pregiudizievoli sull'assistenza ed organizzazione sanitaria regionale, gia' messa a dura prova dai forzati accorpamenti di alcune strutture ospedaliere e territoriali, riduzione di posti letto, l'eliminazione di guardie notturne, etc.., derivanti dal Piano di rientro e di riqualificazione del Sistema sanitario regionale 2010-2012, l'assessore chiede alla Giunta Regionale una formale presa d'atto di questo stato emergenziale e l'apertura con il Legislatore nazionale di un tavolo negoziale che permetta il superamento e/o una deroga, per la nostra Regione, dei limiti di spesa di finanza pubblica previsti''.
(10 ottobre 2011 ore 19.19)
 

mercoledì 5 ottobre 2011

RIUNIONE DEI PRECARI E SENZA LAVORO

Lunedi 10 ottobre ore 8.30 e martedi 11 ottobre ore 10.30.

Non mancate alle riunioni che terremo in contemporanea ai lavori dei consiglieri regionali presso il palazzo della regione in via capruzzi.

Avvisate tutti i precari, in queste riunioni aperte e pubbliche parleremo delle problematiche di chi è a casa, e chi a breve andrà.

[ PER SALVARE I PRECARI DEVI SEGUIRE QUESTI 4 PASSI ]

Iscriviti a facebook :
http://www.facebook.com/

1)- Prima devi clickare su '' PARTECIPERÓ '' a questo evento :

http://www.facebook.com/event.php?eid=287540184609071

2)- Poi devi clickare su [+ Seleziona gli invitati] e devi selezionare gli amici [ DEVI SELEZIONARE TUTTI !]

(NOTA : Per selezionare tutti gli amici in fretta usa i tasti TAB e SPACE )
[ che vuol dire devi clickare prima tab e poi space continuamente ]

3..E DOPO CLICKA SU QUESTO LINK
http://www.facebook.com/pa​ges/Precari-E-Senza-Lavoro​/111062385624986

E METTI MI PIACE per il bene dei PRECARI !!!

4..RICORDA DI SPARGERE LA VOCE, SOLO COSI POTREMMO FARE QUALCOSA!!!

Lunedì 10 ottobre •Alle 10,30 - Seduta Consiglio regionale – Aula consiliare

Ordine del giorno: Assunzioni nel Servizio di oncoematologia del 'Fazzi' di Lecce";



Martedì 11 ottobre
•Seduta III Commissione - sala Guaccero al secondo piano

1. audizioni in merito al Piano di rientro e riqualificazione del Servizio sanitario regionale 2010 – 2012 – Riorganizzazione dei servizi sanitari :

1) Alle 13,00: Direttori generali degli IRCCS “Ospedale oncologico Giovanni Paolo II”, “Fondazione Salvatore Maugeri”, “De Bellis” e “Medea” , della “Pia Fondazione Panico” e Governatore dell’ “Ente ecclesiastico Miulli”;

2) Alle 13,30: Direttori generali delle ASL di Barletta-Andria-Trani, Brindisi, Lecce e Taranto.

lunedì 3 ottobre 2011

Mille precari baresi a casa e la Asl assume da fuori regione

 

“Attivare la mobilità extraregionale quando ci sono oltre mille infermieri precari che nella sola provincia di Bari hanno visto non rinnovato il proprio contratto è un altro dei provvedimenti irrazionali che le Asl stanno emanando nelle ultime settimane: una delibera che costituisce un grave danno per i lavoratori e le loro famiglie”. Lo dichiara il coordinatore regionale della Puglia prima di tutto. Salvatore Greco.
“La scorsa settimana – spiega Greco – la Asl di Bari ha deliberato la mobilità extraregionale per coprire i posti vacanti di infermieri, quando né le piante organiche risultano essere state riviste alla luce dei tagli del Piano di rientro, né si è considerata la opportunità di dare stabilità a chi da tre anni lavora con contratto a termine, né ancora si è considerato che ci sono due graduatorie ancora in vigore”. “Ormai ogni giorno ci regala una assurdità peggiore del precedente – aggiunge il consigliere – con provvedimenti fuori da ogni logica se non quella della estemporaneità e della improvvisazione. Il punto non è la legittimità del singolo atto, ma la carenza di programmazione: non ci vuole molto a immaginare che prima di assumere occorre predisporre nuove piante organiche, e cioè capire le necessità, e poi valutare la possibilità di dare un lavoro a chi ha lavorato finora piuttosto che aggirare la legge mandando a casa chi ha lavorato per tre anni e ha acquisito il diritto all’assunzione a tempo indeterminato e chiamare lavoratori di altre regioni”.
“Ancora una volta – conclude Greco – chiediamo che si faccia chiarezza, che assessore e Asl spieghino la rotta, se ce n’è una. Non serve aspettare che l’esasperazione delle migliaia di operatori sanitari che stanno perdendo il lavoro superi la soglia di guardia oppure migliaia di ricorsi, per porre rimedio a una situazione sempre più ingarbugliata”.

http://www.salvatoregreco.net/?p=7905