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Movimento "LA NUOVA RESISTENZA 25 MARZO 2011". Partigiani sempre.

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Partigiani sempre

martedì 30 novembre 2010

Comunicato precari della sanità

Comitato S.p.A. -Sanitari precari Altamurani-
PRESIDENTE: DOMENICO CIRASOLE
E-MAIL dcirasole@libero.it
Cell. 3476740259

Alla cortese attenzione
Del Governatore della Regione Puglia
Dott. Nichi VENDOLA
Dell’assessore regionale alla Salute
Dott. Tommaso FIORE
Del Sindaco del Comune di Altamura
Dott. Mario STACCA
Del presidente del consiglio comunale
Dott. Nicola D’ambrosio
Del consiglio comunale
Dei consiglieri regionali

Oggetto: Stabilizzazione del personale sanitario precario
I miei vent’anni di lavoro come infermiere professionale, nelle strutture di Rianimazione Cardiochirurgica e Pronto Soccorso, mi hanno insegnato che bisogna essere caparbi e tenaci nelle emergenze.
Sembra in questo momento per noi sanitari precari, che nessuno possa aiutarci a garantire il nostro diritto al Lavoro, maturato dopo anni di esperienza in luoghi scomodi, quali appunto la Rianimazione ed il Pronto Soccorso.
Il comitato S.p.A. (Sanitari precari Altamurani) nasce con lo scopo di veder tutelato il diritto alla salute, il buon funzionamento della pubblica Amministrazione, ovvero gli ospedali, e non da meno il diritto alla continuità lavorativa (stabilizzazione).

continua a leggere qui..

lunedì 29 novembre 2010

Sanità: "Senza noi precari l'ospedale di Altamura avrà un collasso"

fonte: http://www.notizie-online.it/content/view/26116/117/

L'Angolo della posta di lunedì 29 novembre 2010 11:05
Si tiene stasera ad Altamura un consiglio comunale monotematico sulla sanità, con la presenza dell'assessore regionale Tommaso Fiore. Il Comitato dei precari dell'ospedale di Altamura ha diffuso una lettera aperta dai toni molto preoccupati.

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La vicenda dei Sanitari (medici, infermieri, tecnici) precari Altamurani e pugliesi è veramente finita.
La parola fine è stata scritta dalla Corte Costituzionale nella sentenza N. 333 del 24 novembre 2010.
Chiarezza è fatta!!
Giustizia e fatta !!

sabato 27 novembre 2010

SANITARI PRECARI PUGLIESI CHIEDONO DELLE RISPOSTE

 
Molti medici impegnati nell'ospedale di Altamura andranno a casa a causa del mancato rinnovo dei contratti. La denuncia arriva dal comitato Sanitari Precari Altamurani.
 
Da settimane i sindaci di Altamura, Gravina, Santeramo e Poggiorsini attendono un incontro con Tommaso Fiore, assessore regionale alle politiche della salute, per quanto riguarda il piano di rientro sanitario pugliese. Intanto, il comitato Sanitari Precari Pugliesi, nella persona del portavoce Domenico Cirasole, durante la prima riunione del consiglio comunale altamurano dedicato alla sanità, ha segnalato che, a causa del mancato rinnovo dei contratti, 25 medici(anestesisti, cardiologi), 37 infermieri (pronto soccorso, utic, rianimazione) e 8 tecnici andranno a casa. A fronte di ciò il comitato S.P.A. ha inviato una lettera aperta al presidente della regione, Vendola, ribadendo il proprio impegno per “il buon funzionamento degli ospedali e il diritto alla stabilità lavorativa” e chiedendo un incontro perché “c’è rischio del collasso della sanità”-si legge nella lettera- “il carico di lavoro negli ospedali aumenterà” e l’ospedale di Altamura come tutti gli ospedali della Puglia rischiano la riduzione dei posti letto e la chiusura. Si parla inoltre di “fuga dei medici” verso altri ospedali dove sono garantite condizioni contrattuali migliori.

Sanità, al Consiglio comunale presenti precari e Comitati

http://www.altamuralife.it/magazine/notizie/sanita-al-consiglio-comunale-presenti-precari-e-comitati/

Le richieste di "Sanitari Precari Altamurani"  all'assessore regionale alle Politiche della Salute Tommaso Fiore.

Completato l’iter della stabilizzazione di tutti i precari del Comune di Noto .


Noto,  26 novembre – Il Comune rende noto: «Completato l’iter della stabilizzazione di tutti i precari del Comune di Noto. Con grandissima soddisfazione il Sindaco comunica che, grazie all’impegno e alla collaborazione di tutti e all’attenta politica di contenimento della spesa e di controllo di tutte le normative, si è riusciti a poter arrivare ad un risultato storico per il Comune di Noto e cioè quello di dare “stabilità” al lavoro di tutti i 131 precari, senza alcuna penalizzazione e senza alcun declassamento.

Stop al turn-over, in pista deroghe del 10%

La legge di stabilità - che ha sostituito da quest'anno la Finanziaria - lascia la Camera e approda al Senato. Tra le novità. per la parte che riguarda il personale della Sanità, viene consentita anche nelle Regioni con piani di rientro che non abbiano raggiunto gli obiettivi fissati, una deroga del 10 per cento del blocco del turn-over del personale sanitario a condizione che entro il 31 ottobre 2010 purché sia avvenuta la verifica positiva dell'attuazione parziale delle misure contro il deficit.

http://www.denaro.it/VisArticolo.aspx?IdArt=615564

Regione Sicilia: bozza disegno di legge per stabilizzare 22.500 precari

http://www.ticonsiglio.com/regione-sicilia-bozza-disegno-di-legge-stabilizzare-22-500-precari/

“Abbiamo riavviato il percorso per la stabilizzazione dei 22.500 precari degli enti locali siciliani con un nuovo disegno di legge che contiene misure urgenti a sostegno dell’occupazione. Sarà una legge che non comporterà un euro di spesa in più per le casse della Regione e che consentirà per la prima volta a loro la certezza del lavoro”. Questa è la dichiarazione rilasciata da Raffaele Lombardo, presidente della Regione Sicilia, a termine di una riunione sul lavoro precario con esponenti degli enti locali e organizzazioni sindacali presso Palazzo d’Orleans.

Allarme di Draghi sull'occupazione: "Stabilizzare i precari"

http://www.romagnaoggi.it/economia/2010/11/5/176761/

L'occupazione irregolare desta preoccupazione. L'appello arriva dal governatore della Banca d'Italia, Mario Draghi, che parla di "effetti alla lunga negativi su produttività e profittabilità". Secondo la stima Istat, "rimane diffusa l'occupazione irregolare in circa il 12% del totale dell'unità di lavoro".

Chiedono la stabilizzazione anche i lavoratori precari dell’Asp Ragusa

http://www.radiortm.it/2010/11/02/stabilizzazione-dei-lavoratori-precari-modica-assemblea-allospedale-maggiore/

 Un funzionario dell’Inps, parlando dei lavoratori precari
ha detto che relativamente alle pensioni dei precari sicuramente in un prossimo futuro scoppierà un problema sociale. Un concetto che, ovviamente, preoccupa ed allarma”.

TUTTO IL PERSONALE PRECARIO DEVE ESSERE STABILIZZATO DEFINITIVAMENTE ENTRO IL 31 DICEMBRE 2010

http://www.fpcislmessina.it/index.php?option=com_content&view=article&id=636:tutto-il-personale-precario-deve-essere-stabilizzato-definitivamente-entro-il-31-dicembre-2010&catid=76:precari&Itemid=58

La CISL Funzione Pubblica non vuole stare con le mani in mano e sollecita il Governo Regionale ad aprire il tavolo di confronto per trovare le soluzioni definitive per la contrattualizzazione del personale precario.

Regione: dal primo dicembre la firma del contratto per 4.800 precari

La giunta regionale, nella seduta di questa sera, ha fissato al prossimo primo dicembre la data in cui i circa 4.800 lavoratori precari

http://www.raffaelelombardo.it/tag/precari/

Stabilizzazione precari e completare l'iter entro l'anno per evitare le restrizioni del 2011”

http://www.fpcgilsicilia.org/index.php?option=com_content&view=article&id=533:ddl-stabilizzazione-precari-enti-locali-cgil-sicilia-a-governatore-lombardo-completare-liter-entro-lanno-per-evitare-le-restrizioni-del-2011-&catid=93:precariato&Itemid=834

Misure urgenti per l'occupazione” e contenente norme per la stabilizzazione dei lavoratori precari delle amministrazioni pubbliche siciliane. La proposta è stata accolta dal presidente Lombardo e sarà al centro di un nuovo incontro già convocato per martedì prossimo.

Sanità e lavoro, “Troppi precari, concorsi entro il 2010

http://enna.blogsicilia.it/sanita-e-lavoro-troppi-precari-concorsi-entro-il-2010/12934/

29 ottobre 2010 -  «Troppi precari:concorsi entro il 2010 per evitare la paralisi del sistema siciliano».

Assunzioni di precari nella sanità pugliese, Vendola: “Un bolscevico come Draghi mi dà ragione”

http://www.blitzquotidiano.it/economia/assunzioni-sanita-precari-vendola-draghi-631656/

Sulla stabilizzazione dei precari ”un bolscevico pericoloso come Mario Draghi mi dà ragione. Ma appunto è un bolscevico”. Lo ha detto il presidente della Regione Puglia, Nichi Vendola, rispondendo ironicamente a Bari ai giornalisti che gli chiedevano se l’osservazione del governatore della Banca d’Italia sul precariato desse una mano o fosse un ostacolo alla situazione creatasi con il governo a proposito del piano di rientro dal deficit della sanità pugliese.

Venturoni, entro l'anno stabilizzazione 50% precari sanità abruzzese

http://www.ilcapoluogo.com/site/News/Sanita/Venturoni-entro-l-anno-stabilizzazione-50-precari-sanita-abruzzese-33184

Entro l'anno sarà stabilizzato circa il 50% dei precari della sanità abruzzese. E' quanto ha affermato oggi, nella sua prima uscita pubblica dopo il coinvolgimento nell'inchiesta - nella quale risulta indagato - sulla realizzazione, a Teramo, di un impianto di bioessicazione dei rifiuti, l'assessore regionale alla sanità, Lanfranco Venturoni.

TI TROVI IN: Home Politica Regione Precari della sanità, si va verso la stabilizzazione. E' quanto emerso da incontri istituzionali

http://www.elletiweb.it/politica/regione/39-regione/5250-precari-della-sanita-si-va-verso-la-stabilizzazione-e-quanto-emerso-da-incontri-istituzionali

si è confermata la volontà ed il percorso di stabilizzazione del precariato, inclusa la proroga di un anno dei contratti in scadenza al 31 dicembre.

Frosinone, Sanità: Precari stabilizzati o mandati a casa

http://centocinque.wordpress.com/2010/08/01/frosinone-sanita-precari-stabilizzati-o-mandati-a-casa/

I lavoratori precari della Asl o vengono stabilizzati o debbono essere mandati a casa. Non ci sono altre strade ma nessuno vuole ammetterlo».

Sanità, precari: Polverino all'attacco

http://www.denaro.it/VisArticolo.aspx?IdArt=614317&KeyW=

Il presidente della Commissione Affari Istituzionmali chiede il rinnovo dei contratti in scadenza per assicurare i livelli di assistenza

I precari della sanità sono la nuova mina vagante che potrebbe presto scoppiare nelle mani del governatore Stefano Caldoro.
Lo stop totale imposto dal Piano di rientro dal debito a contratti e assunzioni di medici ed infermieri per tutto il 2011 mette in pericolo i rinnovi dei contratti dei dirigenti in scadenza alla fine del prossimo dicembre.
La Regione è intenzionata a non cedere sul decreto commissariale n. 62, firmato dalla struttura commissariale una settimana fa

Manovra: 43 mila precari della sanità rischiano il posto, in pericolo l’assistenza ai malati

http://www.blitzquotidiano.it/politica-italiana/manovra-43-mila-precari-della-sanita-rischiano-il-posto-in-pericolo-lassistenza-ai-malati-394344/

Circa 43 mila precari tra i professionisti della sanità. Che, se sarà confermata l’ipotesi di un contenimento del 50% delle spese per i precari nel pubblico impiego nella manovra economica approvata dal governo, potrebbero essere dimezzati, comportando “effetti devastanti” soprattutto “in punti nevralgici come i Pronto Soccorso”. Il numero dei professionisti della sanità che operano nel sistema pubblico con un lavoro flessibile, spesso con contratti atipici di breve durata, sono aumentati “a causa del blocco delle assunzioni imposto dalle leggi finanziarie e dai vari piani di rientro”, sottolinea l’Anaao-assomed (l’associazione dei medici dirigenti), ricordando, dati alla mano del Conto annuale 2008 della Ragioneria dello Stato, che “solo la dirigenza esprime da sola 8.239 precari (circa il 60% donne) tra medici, veterinari e dirigenti sanitari, professionali, tecnici ed amministrativi”.

PDL LAZIO: STABILIZZAZIONE PRECARI SANITA' LAZIO, NEL 2011 SE RIENTRA IL DEFICIT

Molti giovani e precari del comparto sanità sono preoccupati dalle voci che girano tra i media riguardo la loro prospettiva di lavoro. Il Ministro della saute Fazio ed il Presidente della Regione Lazio Polverini sono stati chiari, loro non hanno l'intenzione di lincenziare nessuno nel comparto sanità, ma per stabilizzare i precari c'è bisogno di rientrare dal deficit annuale almeno con il bilancio consuntivo 2010. Lo stop al turn over, cioè la sostituzione automatica dei pensionati del comparto, non può avvenire perchè il costo del personale incide sulla spessa corrente quindi solo a pareggio di bilancio sarà possibile prevedere nel 2011 o nel 2012 una stabilizzazione dei precari del comparto sanità nel Lazio. Crediamo sia importante che ognuno faccia del proprio meglio, come sta facendo la Presidente Polverini che ha messo in campo 8 commissari, con Guardia di Finanza e Carabinieri, per cancellare i sprechi e le anomalie delle ASL del Lazio. Se anche i cittadini contribuissero a denunciarle aiuteremo la Regione a pareggiare 1,6 miliardi di deficit annuale, che si trasforma ogni anno in più tasse IRAP ed IRPEF per i cittadini del Lazio.

Sanità, i tagli della manovra Tremonti "A rischio 2.500 precari su 5mila"

http://roma.repubblica.it/cronaca/2010/11/02/news/sanit_scure_sui_precari-8661813/

Alla minaccia di un "licenziamento" di massa prossimo venturo per 2 mila e 500 precari si aggiunge la previsione dell'espulsione dalla sanità privata (cliniche, centri di riabilitazione, di lungodegenza, ambulatori, laboratori) di oltre mille addetti, complici i tagli delle convenzioni dei posti letto. "Se non saranno messe in campo ammortizzatori sociali adeguati, misure immediate di sostegno al reddito e di ricollocazione degli espulsi negli altri centri accreditati", prevede Nigro, "ci si dovrà misurare con una questione sociale molto più grave di quella dell'Alitalia".

FP CGIL: cinque emendamenti per salvare i servizi pubblici

http://www.diariodelweb.it/Articolo/Economia/?d=20101123&id=174191

 

Inserire la possibilità di prorogare i contratti dei precari fino alla fine del 2011 e portare a compimento i processi di stabilizzazione già avviati


La FP CGIL ha inviato 5 emendamenti alla legge di stabilità sul personale precario delle pubbliche amministrazioni a tutti i gruppi parlamentari di Camera e Senato. Infatti, con le ultime disposizioni questi lavoratori, segnala il sindacato in una nota, non vedranno rinnovati i loro contratti o non potranno accedere ai processi di stabilizzazione, nonostante il possesso dei requisiti.

Bucciarelli: 'Che fine faranno i precari della sanità'

http://www.vivereancona.it/index.php?page=articolo&articolo_id=270542

Il Consigliere regionale Raffaele Bucciarelliha presentato in consiglio regionale un'interrogazione sulla mancata assunzione dei precari nel reparto sanità.



Il sottoscritto Consigliere regionale lette con forte preoccupazione le dichiarazioni rese alla stampa dalle organizzazioni sindacali di categoria, relative alla questione del mancato rinnovo del rapporto di lavoro a parte del personale precario del comparto sanitario della Zona Territoriale n. 5 dell'ASUR; informato che situazioni analoghe a quella summenzionata si stanno prospettando anche in altre strutture della sanità regionale;

Stabilizzazione dei rapporti di lavoro nella Asl di Viterbo

http://www.viterbooggi.it/index.php?tipo=contenuto&ID=22067&categoria=pagine

Riceviamo e pubblichiamo:
La Segreteria Provinciale della Fials  intende esprimere la propria soddisfazione per l’iniziativa del Direttore Generale della AUSL Viterbo che  ha  comunicato al Commissario ad ACTA alla Sanità della Regione Lazio On. Renata Polverini, l’intenzione di avviare le procedure per il superamento del precariato sia per i dirigenti (medici, biologi ecc.), che per i numerosi operatori del comparto(infermieri, tecnici, amministrativi).

In tale ottica, la scrivente Segreteria ritiene essenziale il sostegno dei consiglieri  regionali di maggioranza ed opposizione eletti con i voti dei residenti nel territorio viterbese, che già in vario modo, hanno dimostrato sensibilità su tale argomento ed in particolare dell’on. Francesco Battistoni in quanto membro della Commissione Sanità della Regione Lazio che si è  già attivato con la necessaria determinazione per affrontare tale problema.
La questione degli oltre 250 precari nella AUSL di Viterbo deve essere a parere della scrivente O.S. prioritariamente considerata per le implicazioni sociali che ne derivano e definito a breve termine. Il Direttore Generale dr. Adolfo Pipino, ha chiarito ampliamente  gli aspetti tecnici del caso con la nota n.55114 del 18-11-2010 e quindi, sussistono tutte le condizioni per bandire i concorsi pubblici che dovranno essere dovutamente supportati, per alcuni aspetti procedurali, dagli organi preposti della Regione Lazio.
Ricordiamo inoltre, che nei primi mesi del 2009 la AUSL Viterbo, ha provveduto all’inquadramento in ruolo di alcuni precari già idonei in concorsi pubblici e pertanto tale iniziativa, non essendo intervenuti provvedimenti ostativi, doveva rappresentare e non lo è stato, l’inizio di un percorso che si sarebbe concluso con la stabilizzazione di tutti gli aventi diritto.  

Sanità, precari: lunedì sul Burc gli elenchi dei medici in servizio nelle Asl

http://www.denaro.it/VisArticolo.aspx?IdArt=614469

Sanità, precari: sarà pubblicato lunedì, sul Bollettino regionale, l'elenco dei medici impiegati con contratti a tempo nelle corsie di Asl e ospedali. Il decreto è stato firmato nei giorni scorsi dalla struttura commissariale. Si tratta di circa 800 camici bianchi che attendono il responso della giunta in ordine alla loro utilizzazione, in proroga, per tutto il 2011. L'elenco comprenda anche gli atipici.
Le proroghe sono messe in forse dai vincoli imposti dal Piano di rientro dal deficit e dal decreto n. 62 firmato a fine ottobre dalla struttura commissariale che stabilisce il blocco totale di ogni forma di contratto per medici e infermieri fino a tutto il 2011. Stamani si è tenuta in merito una audizione presso la V commissione Sanità del Consiglio regionale presieduta dal presidente Michele Schiano Di Visconti. Il tavolo tecnico dei precari ha depositato una relazione dettagliata sullo stato dei livelli essenziali di assistenza nelle varie Asl e la richiesta formale del ripristino del decreto n° 22 del 2010 oltre che proroghe lunghe (fino al 2012) come atto propedeutico al processo di stabilizzazione sia del personale del comparto sia di quello medico. Sul merito è attesa per il 27 gennaio del prossimo anno la pronuncia della Corte costituzionale sulla legge regionale impugnata due anni orsono.
All'incontro in commissione sono intervenute anche le delegazioni di Cgil, Cisl, Uil e della Cimo (Confederazione italiana medici ospedalieri). "La proroga lunga - commenta il coordinamento precari - servira a trovare soluzioni condivise per regolarizzare le posizioni lavorative dei colleghi in servizio, compresi gli atipici".

Sanità: la Aguzzi sostiene la riassunzione di 43 precari

http://www.viverejesi.it/index.php?page=articolo&articolo_id=271643

L'Assessore ai Servizi alla Persona Bruna Aguzzi interviene


Diamo pieno sostegno all'iniziativa delle organizzazioni sindacali della sanità volta a garantire il rinnovo del rapporto di lavoro a tutti i 43 precari con contratto in scadenza a fine anno e chiediamo alla Regione Marche di mettere in condizione la Zona territoriale 5 dell'Asur di procedere in tal senso, garantendo risorse di personale adeguate fino al completamento della nuova struttura e al trasferimento dei reparti.

Si tratta di una richiesta legittima e sacrosanta per una sanità jesina che ha già dato e sta dando molto in termini di progettualità e di sperimentazione di modelli innovativi e che oggi, in una situazione dove ci troviamo ad avere funzionanti due ospedali, richiede professionalità adeguate e motivate. Condividiamo anche la richiesta alla Regione per garanzie precise su finanziamenti, progetti e tempi di completamento del nuovo ospedale e ci attiveremo in tutti i modi, sia a livello locale sia a livello regionale, per ricevere concrete e positive risposte, in linea con le assicurazioni più volte ribadite dall'assessore regionale alla sanità.

A tal fine è già stata concordata con il presidente della II Commissione consiliare Claudio Fratesi un'audizione con il direttore generale della Zona territoriale 5 dell'Asur e con le organizzazioni sindacali per una panoramica esauriente con queste problematiche con l’assessore, bevilacqua e sindacato

Salvi 234 precari dell'Asl Contratti prorogati per un anno

http://www.iltempo.it/latina/2010/11/26/1219614-salvi_precari_dell_contratti_prorogati_anno.shtml

La Asl di Latina ha prorogato i contratti di 76 dirigenti medici e 158 tra infermieri e personale non dirigente al 31 dicembre 2011, con una spesa prevista sul bilancio del prossimo anno.
La decisione è stata presa nei giorni scorsi e resa effettiva dalla delibera numero 704 del 10 novembre 2010 a firma del direttore amministrativo Giuseppe Testa, all'epoca facente funzioni come direttore generale dell'Asl prima dell'arrivo del neo-commissario Sponzilli. Grazie a questa delibera sono salvi, almeno per un altro anno, i posti di lavoro di gran parte dei lavoratori precari della sanità pontina e, in particolare, dell'ospedale Santa Maria Goretti di Latina di cui fa parte circa il 70% del personale interessato dalla delibera. Scongiurato quindi il rischio di un vero e proprio blocco sanitario pontino, che avrebbe poututo verificarsi in caso la delibera non fosse stata attuata. La maggior parte dei contratti in scadenza, che erano già stati prorogati al 31 dicembre di quest'anno, erano infatti composti da personale infermieristico al lavoro soprattutto in alcuni reparti di emergenza. Il personale interessato dalla delibera avrà titolo a procedure di stabilizzazione e ricomposizione nel fabbisogno 2011-2015 stimato nel piano operativo di adeguamento della rete ospedaliera nazionale. Il dirigente Testa si era personalmente speso per la buona riuscita dell'«operazione». Notevole anche l'impegno profuso nei mesi scorsi del dott. Giuseppe Di Prospero, segretario provinciale della Cisl-sanità, che aveva messo in evidenza il rischio di una paralisi delle attività chirurgiche delle sale operatorie pontine. Già nella scorsa primavera l'esponenete sindacale aveva inviato una nota in Asl chiedendo un urgente intervento dell'azienda relativamente al problema dei precari.

Sanita': anche camici bianchi domani in piazza a Roma con Cgil

 
 
Roma, 26 nov. (Adnkronos Salute) - In camice bianco, domani a Roma con la Cgil, scenderanno in piazza anche i medici, che si ritroveranno nel corteo con partenza da piazza della Repubblica alla 9.30 dietro a uno striscione con due palloni bianchi ai lati. "Manifestiamo per la prima volta in camice bianco a una manifestazione della Cgil - spiega in una nota Massimo Cozza, segretario nazionale Fp Cgil Medici - per il diritto al lavoro per migliaia di medici precari e per il diritto alla contrattazione". "Vogliamo fermare - incalza Cozza - il gravissimo attacco al welfare portato avanti dai provvedimenti del Governo che stanno impoverendo la sanità pubblica a danno dei cittadini, dei medici e di tutti gli operatori che annualmente garantiscono decine di milioni di prestazioni negli ospedali e nel territorio", conclude.

I precari sanitari altamurani perdono ogni speranza

fonte: http://www.ilmiogiornale.org/i-precari-sanitari-altamurani-perdono-ogni-speranza/

venerdì 26 novembre 2010

Comunicato stampa del 26.11.2010

Comitato S.p.A. -Sanitari precari Altamurani-
PRESIDENTE: DOMENICO CIRASOLE
E FINITA !!!!
La vicenda dei Sanitari (medici, infermieri, tecnici) precari Altamurani e pugliesi è veramente finita.
La parola fine è stata scritta dalla Corte Costituzionale nella sentenza N. 333 del 24 novembre 2010.
Chiarezza è fatta!!
Giustizia e fatta !!
La Suprema Corte sentenzia chel’art. 1, commi 1, 2, 3 e 4, della legge della Regione Puglia n. 27 del 2009, destinando l’intero ammontare dei minori costi derivanti da cessazioni del servizio negli anni 2009 e 2010 a nuove assunzioni, non rispetta i principi fondamentali stabiliti dalla legislazione statale in materia di coordinamento della finanza pubblica e viola, quindi, l’art. 117, terzo comma, Cost.. “

Dunque per i precari non vi è più nessuna speranza!!
Il sottoscritto, in nome del comitato S.p.A. (sanitari precari altamurani), di tutti i precari della Puglia, e di tutta la popolazione altamurana e pugliese, rivolge un ulteriore appello a tutte le forze politiche ed istituzionali, a tutti i livelli, di voler discutere, e in breve tempo risolvere la grave situazione dei sanitari precari, e delle conseguenze, ovvero ricadute che la popolazione subirà.
Il diritto alla salute è di tutti, e tutte le forze politiche devono impegnarsi a garantirlo.
Ricordo che “la salute diventa precaria, se è garantita da personale sanitario precario”.
 Altamura 27.11.2010
Domenico CIRASOLE
PRESIDENTE DEL COMITATO S.p.A. (Sanitari precari Altamurani)

Comunicato stampa del 26.11.2010

Comitato S.p.A. -Sanitari precari Altamurani-
PRESIDENTE: DOMENICO CIRASOLE
E FINITA !!!!
La vicenda dei Sanitari (medici, infermieri, tecnici) precari Altamurani e pugliesi è veramente finita.
La parola fine è stata scritta dalla Corte Costituzionale nella sentenza N. 333 del 24 novembre 2010.
Chiarezza è fatta!!
Giustizia e fatta !!
La Suprema Corte sentenzia chel’art. 1, commi 1, 2, 3 e 4, della legge della Regione Puglia n. 27 del 2009, destinando l’intero ammontare dei minori costi derivanti da cessazioni del servizio negli anni 2009 e 2010 a nuove assunzioni, non rispetta i principi fondamentali stabiliti dalla legislazione statale in materia di coordinamento della finanza pubblica e viola, quindi, l’art. 117, terzo comma, Cost.. “

Dunque per i precari non vi è più nessuna speranza!!
Concludendo, la sentenza della suprema Corte ha fatto chiarezza, e giustizia, ma causerà a breve danni irreparabili per l’ospedale di Altamura, e di tutta la Puglia.
Il sottoscritto, in nome del comitato S.p.A. (sanitari precari altamurani), di tutti i precari della Puglia, e di tutta la popolazione altamurana e pugliese, rivolge un ulteriore appello a tutte le forze politiche ed istituzionali, a tutti i livelli, di voler discutere, e in breve tempo risolvere la grave situazione dei sanitari precari, e delle conseguenze, ovvero ricadute che la popolazione subirà.
Il diritto alla salute è di tutti, e tutte le forze politiche devono impegnarsi a garantirlo.
Ricordo che “la salute diventa precaria, se è garantita da personale sanitario precario”.
 Altamura 27.11.2010
Domenico CIRASOLE
PRESIDENTE DEL COMITATO S.p.A. (Sanitari precari Altamurani)

Comunicato stampa del 26.11.2010

Comitato S.p.A. -Sanitari precari Altamurani-
PRESIDENTE: DOMENICO CIRASOLE
E FINITA !!!!
La vicenda dei Sanitari (medici, infermieri, tecnici) precari Altamurani e pugliesi è veramente finita.
La parola fine è stata scritta dalla Corte Costituzionale nella sentenza N. 333 del 24 novembre 2010.
Chiarezza è fatta!!
Giustizia e fatta !!
La Suprema Corte sentenzia chel’art. 1, commi 1, 2, 3 e 4, della legge della Regione Puglia n. 27 del 2009, destinando l’intero ammontare dei minori costi derivanti da cessazioni del servizio negli anni 2009 e 2010 a nuove assunzioni, non rispetta i principi fondamentali stabiliti dalla legislazione statale in materia di coordinamento della finanza pubblica e viola, quindi, l’art. 117, terzo comma, Cost.. “

Dunque per i precari non vi è più nessuna speranza!!
Concludendo, la sentenza della suprema Corte ha fatto chiarezza, e giustizia, ma causerà a breve danni irreparabili per l’ospedale di Altamura, e di tutta la Puglia.
Il sottoscritto, in nome del comitato S.p.A. (sanitari precari altamurani), di tutti i precari della Puglia, e di tutta la popolazione altamurana e pugliese, rivolge un ulteriore appello a tutte le forze politiche ed istituzionali, a tutti i livelli, di voler discutere, e in breve tempo risolvere la grave situazione dei sanitari precari, e delle conseguenze, ovvero ricadute che la popolazione subirà.
Il diritto alla salute è di tutti, e tutte le forze politiche devono impegnarsi a garantirlo.
Ricordo che “la salute diventa precaria, se è garantita da personale sanitario precario”.
 Altamura 27.11.2010
Domenico CIRASOLE
PRESIDENTE DEL COMITATO S.p.A. (Sanitari precari Altamurani)

giovedì 25 novembre 2010

CONFERMATO DALLA CORTE COSTITUZIONALE IL BLOCCO DEL TURN-OVER NELLA SANITA' PUGLIESE. E' GIUSTO CHE I PRECARI SANITARI VADANO A CASA. PER LORO SVANITA LA POSSIBILTA' DI ESSERE STABILIZZATI

Fonte : http://www.gadit.it/aggiornamento.asp?id=4830&idAgg=2

CORTE COSTITUZIONALE SENTENZA N. 333 novembre 2010 (24-11-2010) CONFERMATO DALLA CORTE COSTITUZIONALE IL BLOCCO DEL TURN-OVER NELLA SANITA' PUGLIESE. E' GIUSTO CHE I PRECARI SANITARI VADANO A CASA. PER LORO SVANITA LA POSSIBILTA' DI ESSERE STABILIZZATI

E' illegittima, in quanto «non rispetta i principi fondamentali stabiliti dalla legislazione statale in materia di coordinamento della finanza pubblica», la legge della Regione Puglia che un anno fa ha previsto nuove assunzioni del personale sanitario (meici, tecnici, infermieri, cardiologi, anesesisti )

lunedì 22 novembre 2010

Caro Vendola ti scrivo...», allarme dai precari altamurani della sanità

Il Governo nazionale, con la legge 122 del 2010 impone la revoca di diritto dei contratti a tempo determinato con la pubblica amministrazione, pur se legittimamente conclusi. Domenico Cirasole del Comitato Sanitari Precari Altamurani (SPA), in una lettera inviata al presidente della Regione Nichi Vendola dopo il mancato appuntamento ad Altamura con l'assessore regionale alla sanità Tommaso Fiore, ha puntato l'indice sui rischi determinati dalla legge 122, non tralasciando la situazione difficile della politica sanitaria in Puglia. Di seguito il testo della lettera.

FONTE: http://www.altamuralive.it/news/Attualit%C3%A0/1082/focus.aspx#main=articolo

Lavori in 'affitto' alla Asl chietina, il caso alla Corte dei Conti

fonte: http://www.primadanoi.it/modules/articolo/article.php?storyid=2110
PrimaDaNoi.it lo aveva annunciato ad inizio mese mostrando anche la delibera per l’affitto di personale alla Asl provinciale di Chieti.
Oggi si scopre che il sindacato Cisas è ricorso alla Corte dei Conti perchè si contesta la scelta operata dall'azienda sanitaria dal momento che all’interno dei presidi della ex Asl di Lanciano ci sono più di 80 operatori muniti di relativo titolo e non inquadrati nel proprio profilo, pur espletandone le mansioni da diversi anni (operatore formatosi come diretto collaboratore dell’infermiere).
Da una nutrita Assemblea tenutasi presso il presidio ospedaliero la settimana scorsa gli operatori hanno chiesto il blocco dell’appalto e di interessare la Corte dei Conti, «per sperpero di denaro pubblico».
Rabbia, contestazione, rivendicazioni sono scaturiti dall’assemblea dove i lavoratori hanno gridato con forza di essere inquadrati nel proprio ruolo con l’alternativa di ritornare a svolgere le mansioni di cui oggi vengono retribuiti.
Ginevra Nardone, dirigente sindacale, che ha presieduto l’assemblea ha fortemente criticato l’operato sia della ex Asl di Lanciano-Vasto che di quella attuale «le quali si sono attivate per promuovere molti dipendenti assegnando loro posizioni organizzative, dirigenza e quant’altro anche non menzionate dal contratto CCNL e molti dei quali appartenenti alla Dirigenza Sindacale, senza tener presente i lavoratori che con sacrificio hanno frequentato il corso organizzato dalla ASL e non dare loro la possibilità di accedere alla specialistica perché non inquadrati in qualità di Operatori Socio Sanitari».
«Sperpero di denaro pubblico», evidenzia la Nardone «poiché ogni hanno vengono organizzati dalle ASL i corsi che creano solo disoccupati, visto che non si bandiscono concorsi ma si fa ricorso ad appalti esterni creando ancora personale precario».
I lavoratori durante l’assemblea hanno chiesto di interessare l’assessorato alle Politiche della Salute per bloccare il corso di specializzazione fino al loro inquadramento e di inviare richiesta scritta al direttore generale della ASL per sanare una sperequazione fra i lavoratori Oss di Chieti e quelli dei presidi di Lanciano-Vasto.

Domani primo giorno di sciopero dei precari PA

22/11/2010
Vigilia di sciopero per i precari della Pubblica Amministrazione, spalmato in tre giornate con due ore di astensione dal lavoro per ognuna. Domani, dalle 10.00 alle 12.00: il raduno è davanti all’Ospedale dove si terrà la manifestazione comune ai vari settori. Per i partecipanti sarà a disposizione una navetta davanti alla Titancoop. Poi, il 26 novembre, sarà la volta dei precari dell’ISS, per cui lo sciopero è previsto presumibilmente nelle prime due ore dei rispettivi turni. Il 30, invece, incrociano le braccia i precari della scuola e della PA, che si riuniranno nel sit-in davanti alle medie di Fonte dell’Ovo. Una vigilia caratterizzata dal qui pro quo tra il Direttore delle Scuole Elementari e la CSU. Un malinteso sui meccanismi dello sciopero avrebbe portato Francesco Berardi a diramare una comunicazione ai coordinatori delle scuole, subito impugnata dai sindacati. Secondo la CSU, infatti, la circolare stabiliva che al personale in sciopero per 2 ore soltanto, sarebbero comunque state detratte 4 ore dallo stipendio. “Si è trattato di un problema d’interpretazione, un equivoco – ha replicato Berardi – è già stato tutto risolto. Il messaggio corretto al personale è arrivato”.
Nel video le interviste a Marco Tura, Segretario FPI - CDLS e Alessio Muccioli, Segretario Fupi – CSdL.

Silvia Pelliccioni
e: http://www.sanmarinortv.sm/economia/default.asp?id=33&id_n=48810&pagina=5

Il Consiglio dei Ministri impugna due leggi approvate dal Consiglio regionale

 
ANNA MARIA COLONNA
Lunedì 22 Novembre 2010 ore 11.51

Il Consiglio del Ministri, su proposta del ministro per i Rapporti con le Regioni Raffaele Fitto, ha deciso di impugnare davanti alla Corte costituzionale le leggi 11/2010 e 12/2010 approvate recentemente dal Consiglio regionale pugliese per sbloccare l'approvazione del Piano di rientro sanitario. La prima è stata oggetto di censura governativa perché "prevede la cessazione dell'efficacia delle disposizioni in essa contenute in caso di mancata sottoscrizione dell'accordo per il rientro dal disavanzo sanitario nei termini previsti". La seconda presenterebbe, invece, "profili di illegittimità costituzionale".

Intanto l'assessore regionale alle Politiche della Salute Tommaso Fiore, che questo pomeriggio avrebbe dovuto presenziare il Consiglio comunale monotematico sulla sanità, reputa "l'atto del Governo sconcertante e sconsiderato. Le norme sono state discusse ed approvate dal Consiglio Regionale di Puglia per venire incontro alle richieste dei tre Ministri Tremonti, Fazio e Fitto e per raggiungere una ordinata firma del Piano di Rientro".

Domenico Cirasole, presidente di S.p.A., comitato "Sanitari Precari Altamurani", ha scritto una lettera aperta al presidente della Regione Puglia Nichi Vendola dichiarandosi dispiaciuto per l'assenza dell'assessore Fiore al Consiglio comunale, in programma questo pomeriggio e revocato. La seduta, "aperta alla partecipazione dell'assessore regionale alla Sanità e di tutti i rappresentanti regionali del territorio", è stata rinviata al 29 novembre. Cirasole, in qualità di rappresentante degli operatori sanitari locali precari, chiede "chiarezza", sottolineando che "continuerà l'opera di sensibilizzazione della popolazione in ogni modo. Il Comitato - aggiunge Cirasole – sta raccogliendo informazioni sugli altri presidi di tutta la Puglia".

Sanità: Altamura, rinviato di una settimana incontro con Fiore

Società di lunedì 22 novembre 2010 15:52
Si terrà lunedì prossimo, e non più oggi, il consiglio comunale di Altamura dedicato al tema della sanità a cui prenderà parte anche l'assessore regionale alle politiche per la salute, Tommaso Fiore. In molti chiedono risposte: dai precari della sanità alle strutture accreditate per analisi ed esami diagnostici.

Sull'argomento si è già tenuta un'altra seduta dell'assise cittadina. Diversi i temi discussi.

Si è costituito un Comitato dei precari (medici, infermieri, tecnici). E' stato chiamato "S.p.a.", vale a dire "Sanitari precari altamurani". Con le norme attualmente in vigore, se non ci saranno deroghe o proroghe, il 31 dicembre prossimo scadono i contratti per decine di operatori in servizio all'ospedale di Altamura o nell'assistenza domiciliare territoriale (Adi) di Altamura o Gravina. Stando alle cifre rese note dal comitato, l'interruzione del rapporto riguarda 37 infermieri dell'Adi di Altamura e Gravina e dei reparti ospedalieri, 9 fisioterapisti, 2 radiologi, 2 cardiologi, un ortopedico, tre ginecologi (uno dei quali ha già scelto di lavorare presso un'altra clinica), 3 rianimatori, un fisiatra e addirittura 12 medici del pronto soccorso. In tutto 25 medici. A questi si aggiungono 8 tecnici. Il Comitato ha lanciato l'allarme: senza il rinnovo dei contratti l'assistenza territoriale salterà quasi del tutto mentre rischiano pesanti ricadute i reparti di rianimazione, Utic-cardiologia, pronto soccorso e 118.

Altra questione sollevata riguarda i "tetti" di spesa dei laboratori privati per esami clinici. In particolare, a creare problemi ad Altamura è la distribuzione delle risorse. In base ad essa, i "tetti" sono già stati superati e le prestazioni si erogano solo a pagamento. Gli esenti ticket devono rivolgersi alla struttura pubblica, sopportando tempi più lunghi.

Questioni che riguardano tutta la Puglia.

Revocato il consiglio comunale sulla sanità murgiana

fonte : http://www.trmtv.it/home/attualita/2010_11_22/16509.html

Altamura (Ba) – E’ stata revocata la seduta aperta del consiglio comunale di Altamura che avrebbe dovuto riunirsi oggi, alle 17, per discutere dei problemi e delle prospettive della sanità e delle strutture ospedaliere del territorio. La motivazione della revoca, si legge nella nota, è stata l’assenza dell’Assessore Regionale alla sanità Tommaso Fiore per “sopraggiunti e non preventivabili motivi di natura istituzionale”. Inevitabile la delusione degli operatori del settore che attendevano l’incontro. Il presidente del Comitato S.p.a. “Sanitari precari altamurani”, Domenico Cirasole ha scritto una lettera al Presidente della Regione Puglia Niki Vendola, esprimendo il suo rammarico per l’assenza dell’Assessore Fiore e sottolineando come nessuno voglia parlare del rischio collasso della sanità, dei professionisti che a Dicembre andranno a casa, dei contratti a tre mesi. Cirasole, chiedendo a Vendola un incontro, ha inoltre assicurato che continuerà la sensibilizzazione della popolazione, attraverso i mezzi d’informazione locali, mentre media nazionali e regionali non toccano l’argomento. Il comitato sta raccogliendo informazioni sugli altri presidi di tutta la Puglia e continuerà a lottare per il buon funzionamento della pubblica amministrazione, degli ospedali, e per il diritto alla salute e alla stabilità lavorativa.

domenica 21 novembre 2010

LETTERA APERTA AL PRESIDENTE VENDOLA

PRESIDENTE VENDOLA, SONO MOLTO DISPIACIUTO CHE L'ASSESSORE ALLA SANITA’ TOMMASO FIORE NON VOGLIA VENIRE AD ALTAMURA,  IN CONSIGLIO COMUNALE PER CHIARIRE ED INTERVENIRE:
A)    PER EVITARE DISAGI ALL'OSPEDALE ALTAMURANO;
B)    EVITARE FUGHE DI MEDICI SPECIALIZZATI RARI (CARDILOGI, ANESESITI);
C)    TRANQUILIZZARE LA POPOLAZIONE ALTAMURANA E PUGLIESE PREOCCUPATA PER LA LESIONE DEL GRAVE DIRITTO ALLA SALUTE, A CONSEGUENZA DELLA LEGGE 122/10.
DOPO IL 31.11.11. MOLTI INFERMIERI, MEDICI, TECNICI A CAUSA DELLA 122 ANDRANNO A CASA.
IL SOTTOSCRITTO QUALE PRESIDENTE DEL COMITATO S.P.A. CONTINUERA' LA SENSIBILIZZAZIONE DELLA POPOLAZIONE IN OGNI MODO.
IL COMITATO S.P.A. (SANITARI PRECARI ALTAMURANI) CONTINUA A LOTTARE PER IL DIRITTO ALLA SALUTE, IL BUON FUNZIONAMENTO DELLA PUBBLICA AMMINISTRAZIONE, IL BUON FUNZIONAMENTO DEGLI OSPEDALI, E IL DIRITTO ALLA STABILITA’ LAVORATIVA.
IL SOTTOSCRITTO CONTINUERA’ A LASCIARE INTERVISTE A EDITORI LOCALI, VISTO CHE NON RIESCE CON GLI EDITORI NAZIONALI E REGIONALI.
SE LEI VOLESSE RICEVERMI, VISTO CHE L'ASSESSORE FIORE NON VIENE AD ALTAMURA, LE FAREI CHIAREZZA.
E’ A RISCHIO IL COLLASSO DELLA SANITA’ E NESSUNO NE VUOLE PARLARE.
OVVIAMENTE TUTTI SARANNO ATTENTI, AL PROSSIMO CASO DI MALA SANITA’…….
MA ……. IL DIRITTO ALLA SALUTE NON E’ DI TUTTI???????
IN FEDE DOMENICO CIRASOLE
PRESIDENTE COMITATO S.P.A.
(SANITARI PRECARI ALTAMURANI) 

sabato 20 novembre 2010

La Provincia di Lecce sulla stabilizzazione dei dipendenti: fare prima chiarezza

La volontà di questa maggioranza è far ritornare la Provincia di Lecce sul binario unico delle regole, assicurando la legittimità degli atti e la linearità dei percorsi intrapresi nell’azione amministrativa"
"Il percorso avviato dall’Amministrazione Provinciale per fare chiarezza sulla legittimità delle stabilizzazioni non è una procedura di licenziamento nei confronti di nessuno, ma una seria e incisiva azione di controllo su queste attività che restano tuttora nebulose e dai contorni indefiniti, tanto che, nel tempo, sono state fatte oggetto di indagini e approfondimenti della Procura della Repubblica e di ispezioni del Ministero dell’Interno", dichiarano il capogruppo della maggioranza di Palazzo dei Celestini Biagio Ciardo e il consigliere provinciale Roberto Marti.



"La volontà di questa maggioranza è far ritornare la Provincia di Lecce sul binario unico delle regole, assicurando la legittimità degli atti e la linearità dei percorsi intrapresi nell’azione amministrativa; non c’è nessuna attività di ritorsione, né volontà di licenziare nessuno, né tanto meno “macellerie sociali” (come è stato richiamato con termini poco felici proprio da chi, nel concreto, non ha mai neppure solo incrociato o soddisfatto le richieste e le legittime esigenze e aspirazioni del personale dell’Ente); c’è un unico indirizzo, quello di ripristinare le regole e assicurare a tutti pari opportunità d’accesso nel mondo del lavoro".



"I giovani di questa provincia richiedono quotidianamente, giustamente, pari dignità e pari opportunità per conquistarsi un posto di lavoro in base a titoli, competenze, professionalità e percorsi di studio anche d’eccellenza, senza dover assistere – come accaduto anche nelle ultime Legislature Provinciali – a favoritismi e clientele che nel tempo hanno sottratto a migliaia di persone anche solo la possibilità di accedere al mondo del lavoro " , concludono.
 
 
 

Sanità, a Natale i precari vanno a casa

Come tutelare e garantire il diritto alla salute e al lavoro?

Come tutelare e garantire il diritto alla salute e al lavoro?

Nasce il Comitato "Sanitari Precari Altamurani"

Sanità: Ad Altamura nasce un comitato dei precari

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Altamura: Consiglio comunale sui disservizi della sanità

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Altamura: Consiglio comunale sui disservizi della sanità

Altamura (Ba) – Una seduta consiliare lunga e ricca di interventi quella di ieri ad Altamura. Unico tema la sanità pugliese in difficoltà. Ha esordito il capo-firmatario della richiesta di convocazione, il consigliere del Pdl Nunzio Lagonigro che ha elencato i punti critici di questo piano di rientro: assistenza domiciliare integrata e programmata a rischio; le strutture private convenzionate hanno avuto un ridimensionamento dei fondi regionali: da 500 mila euro annuali a 200mila. Conseguenze: liste d’attesa sempre più insostenibili, riduzione della qualità dei servizi in previsione del non rinnovo del contratto dopo il prossimo 31 Dicembre ad infermieri e medici precari. Lagonigro ha ribadito che la giunta Vendola dovrebbe riconsiderare la delibera. Ci sono stati interventi esterni degli appartenenti al settore. Domenico Cirasole del “Comitato Sanitari precari altamurani” ha ribadito come pubblico e privato debbano integrarsi e come non ci sia più una continuità del lavoro come la comunità europea prescriveva. La Legge n. 122 del 30 luglio 2010, impone a decorrere dall’anno 2011, che le amministrazioni dello Stato, possano avvalersi di personale in convenzioni ovvero con contratti di collaborazione coordinata e continuativa. Ciò comporta un grave danno alla continuità assistenziale e un danno al lavoratore che vede leso un diritto costituzionale che è il diritto alla continuità lavorativa. La conseguenza è un uso sconsiderato di contratti atipici, per garantire il diritto alla salute. E’ stata la volta del dott. Enzo Panaro medio analista e di Massimo Iurino ex-consigliere comunale e socio di un laboratorio d’analisi che ha sottolineato come strutture in procinto di chiusura hanno visto triplicare il loro budget. Un vero e proprio sovvertimento. Il Consigliere regionale di sel Michele Ventricelli ha assicurato che quando c’è stato un superamento del budget fissato dal governo nazionale, la Regione ha coperto con soldi propri. Intanto la prossima seduta consiliare prevista per il 22 Novembre sarà presenziata dall’assessore regionale alla salute Tommaso Fiore.
Maria Paola De Santis

Il blocco delle internalizzazioni, per l’USB è un ricatto

Un vero e proprio ricatto. Così viene considerato lo stop del Governo nazionale alle internalizzazioni nella sanità dei lavoratori delle cooperative ed imprese esterne che gestiscono i servizi nelle Asl pugliesi. Ed é per questo che la protesta continua attraverso scioperi e mobilitazioni, affinchè il overno faccia un passo indietro come sostiene il segretario regionale dell’Unione Sindacati di Base, Pino Pellegrini.
La  situazione è drammatica per i tanti precari che operano nella sanità.
E domani, ad Altamura nel Barese, il problema dell’ospedale locale verrà portato in consiglio comunale, come spiega Domenico Cirasole, presidente del comitato sanitari precari altamurani.
Rosy Coviello

FONTE http://www.antennasud.com/sezioni/news/attualita/il-blocco-delle-internalizzazioni-per-lusb-e-un-ricatto/

TG 15.11.10 Il blocco delle internalizzazioni, per l'USB è un ricatto

GUARDA VIDEO

Bari, 15 novembre 2010. Sciopero e Presidio precari sanità per internalizzazioni (Antenna Sud)

Gurda il video

Ad Altamura gli infermieri precari si riuniscono in un comitato

Altamura (Ba) – Sono 800 gli infermieri della Asl Bari che termineranno di lavorare il 31 Dicembre prossimo a danno dell’attività delle sale operatorie, 118, pronto soccorso, UTIC, e rianimazione. Nel caso specifico all’Ospedale di Altamura, per garantire il funzionamento dei servizi di UTIC (Unità Terapia Intensiva Coronaria) e di rianimazione, assicurati da qualche anno, sono stati assunti medici ed infermieri a termine. Ma non saranno riconfermati tre rianimatori, due cardiologi, una ventina di infermieri che si occupano dell’assistenza domiciliare e una quarantina di infermieri che operano nel presidio ospedaliero. Servizi e qualità degli stessi in pericolo.  Gli infermieri di Altamura coordinati da Domenico Cirasole si sono riuniti in un comitato promuovendo una petizione affinché il parlamento italiano proceda ad una riforma delle regole inerenti la stabilizzazione dei precari. In particolare, chiedendo al governo immediate modifiche alla legge che regola le assunzioni pubbliche con la clausola che dia preferenza a chi già ha lavorato nella pubblica amministrazione come precario. Intanto martedì 16  e lunedì 22 Novembre ad Altamura si terranno due sedute del consiglio comunale sulla sanità.


fonte: http://www.trmtv.it/home/attualita/2010_11_12/16144.html

venerdì 12 novembre 2010

Ad Altamura gli infermieri precari si riuniscono in un comitato

Altamura (Ba) – Sono 800 gli infermieri della Asl Bari che termineranno di lavorare il 31 Dicembre prossimo a danno dell’attività delle sale operatorie, 118, pronto soccorso, UTIC, e rianimazione. Nel caso specifico all’Ospedale di Altamura, per garantire il funzionamento dei servizi di UTIC (Unità Terapia Intensiva Coronaria) e di rianimazione, assicurati da qualche anno, sono stati assunti medici ed infermieri a termine. Ma non saranno riconfermati tre rianimatori, due cardiologi, una ventina di infermieri che si occupano dell’assistenza domiciliare e una quarantina di infermieri che operano nel presidio ospedaliero. Servizi e qualità degli stessi in pericolo.  Gli infermieri di Altamura coordinati da Domenico Cirasole si sono riuniti in un comitato promuovendo una petizione affinché il parlamento italiano proceda ad una riforma delle regole inerenti la stabilizzazione dei precari. In particolare, chiedendo al governo immediate modifiche alla legge che regola le assunzioni pubbliche con la clausola che dia preferenza a chi già ha lavorato nella pubblica amministrazione come precario. Intanto martedì 16  e lunedì 22 Novembre ad Altamura si terranno due sedute del consiglio comunale sulla sanità.


Sanità: Ad Altamura nasce un comitato dei precari

FONTE: http://www.notizie-online.it/content/view/26053/1/
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Società di venerdì 12 novembre 2010 20:05
Un comitato dei precari nella sanità. E' l'iniziativa voluta ad Altamura per sensibilizzare i cittadini in questo passaggio delicato della sanità pugliese. A lanciare l'allarme per primi sono stati gli infermieri: senza le proroghe dei contratti a tempo determinato si va incontro a pesanti disservizi sanitari.

La nascita di un comitato dei precari altamurani che operano in ospedale o nell'assistenza domiciliare integrata o assistita è stata lanciata da un infermiere professionale, Domenico Cirasole. "Quello che vogliamo fare sapere è la situazione a cui si sta andando incontro perché è giusto che la popolazione lo sappia", dice. L'attuale normativa regionale, per le ben note vicende del piano di rientro sanitario, blocca le proroghe ai contratti a tempo determinato.

La conseguenza? Pesante per i precari ma, in ricaduta, anche per i cittadini che si rivolgono alla sanità pubblica. "Molti sono i medici (cardiologi, rianimatori, del pronto soccorso) assunti a tempo che come noi infermieri andranno a casa il 31 dicembre, senza possibilità di proroghe e nuovi concorsi", spiega Cirasole. Secondo gli addetti ai lavori, è una situazione che comporterà difficoltà soprattutto per i reparti più nuovi dell'ospedale di Altamura, come l'Utic e la Rianimazione ma non solo, che resteranno sguarniti di personale medico ed infermieristico.

E c'è poi la questione dell'assistenza domiciliare che sarà "disintegrata" perché gli operatori sono in larghissima parte precari.

Il comitato presenzierà ai lavori del consiglio comunale in programma ad Altamura martedì prossimo. Con una sola intenzione. "Far sapere a tutte le forze politiche e sociali di prendere a cuore la situazione", spiega Cirasole.


Sanità, a Natale i precari vanno a casa

Domenico Cirasole: "A rischio servizi presso l'ospedale di Altamura"

 
Venerdì 12 Novembre 2010 ore 17.11

Piano di rientro sanitario regionale. Legge 30. Blocco del turn-over. Si continua a parlare di sanità. Un tema che sta suscitando non poche tensioni. Un futuro incerto attende numerosi precari – medici e infermieri assunti a tempo determinato - che, il prossimo 31 dicembre 2010, rischiano di fare la valigia per tornare a casa. Con conseguenze gravi sui servizi sanitari che dovrebbero essere garantiti ai cittadini. "Un futuro senza lavoro che fa paura", scrive nel suo blog Domenico Cirasole, infermiere dell'ospedale Umberto I di Altamura. Cirasole si fa portavoce delle preoccupazioni della categoria e spiega: "Gli incarichi a tempo in scadenza al 31 dicembre non saranno rinnovati. Ci sarà il blocco totale delle assunzioni, di ogni forma di proroga e anche di eventuali avvisi pubblici dal 1º gennaio 2011 al 2013. Qualsiasi tipo di posto a tempo determinato non potrà essere riconfermato, noi andremo a casa. In realtà - chiarisce - il blocco del turn-over è stato previsto per i pensionamenti, cioè le persone che vanno in pensione non potranno essere sostituite con nuove assunzioni. La legge 30, però, non considera la vita dei precari".

Infermieri, medici, tecnici, dunque, non potranno sperare in alcuna proroga del contratto a termine: "Non avremo né cassa integrazione né una ricollocazione. Noi precari, che mandiamo avanti la pubblica assistenza, non siamo tutelati in nessuna maniera. Ci aspetta un amaro regalo di Natale".

Cirasole parla dell'Ospedale di Altamura: "Per garantire il funzionamento dei servizi di UTIC (ndr, Unità Terapia Intensiva Coronaria) e di rianimazione, assicurati da qualche anno, sono stati assunti medici ed infermieri a termine. Per Altamura andranno a casa tre o quattro rianimatori, due cardiologi, una ventina di infermieri che si occupano dell'assistenza domiciliare e una quarantina di infermieri che operano nel presidio ospedaliero".

Per ricoprire i vuoti, secondo le parole di Cirasole, la Asl/Ba avrebbe indetto una mobilità interna d'ufficio: "Questo significa trasferimento ad Altamura di medici e di infermieri da altre città limitrofe. E questo significa anche collocare il personale in reparti diversi da quelli in cui solitamente ha lavorato e acquisito esperienza. Si mette a rischio il diritto alla salute. Attualmente c'è già carenza di personale". La penuria di personale "si ripercuoterà sui servizi. Ridurre il servizio del Pronto Soccorso o di una UTIC, per esempio, significa non poter più curare un infarto ad Altamura. L'ambulanza dovrà raggiungere altre UTIC, considerando che le UTIC sono sempre piene e le più vicine si trovano a Bari e a Matera. Questo significa mettere a rischio la vita della popolazione altamurana".

I precari e gli stabilizzanti manifesteranno lunedì 15 novembre a Bari, presso il Palazzo della Regione, per chiedere di tutelare "il diritto al lavoro e alla salute".

giovedì 11 novembre 2010

“Assistenza sanitaria negata”:se ne parla ad Altamura

Altamura (Ba) – “E’ una vera ingiustizia”.Questo il titolo dell’incontro organizzato dal dott. Vincenzo Panaro, ieri, ad Altamura, presso la sala Tommaso Fiore e aperto alle istituzioni murgiane per discutere sul piano di rientro della Regione Puglia che ha creato numerosi disagi ai laboratori di analisi accreditati che non sono più finanziati. Presenti il sindaco Mario Stacca, i consiglieri regionali Michele Ventricelli (Sel) e Ignazio Zullo (Pdl). Il piano di rientro ha colpito gli infermieri precari da 15 anni, senza un concorso che a 40 anni, il 31 Dicembre non saranno più riconfermati. Sono 20 all’ospedale di Altamura, altri 18 dell’assistenza domiciliare. Meno personale, servizi non garantiti nei reparti importanti come la rianimazione, oppure l’assistenza domiciliare ai malati terminali. Ma ne parleremo più approfonditamente nelle prossime edizioni del tg.

fonte: http://www.trmtv.it/home/attualita/2010_11_09/16043.html

Precari della sanità, stop alla legge

La legge sulla stabilizzazione dei precari è incostituzionale». Così, su proposta del ministro Raffaele Fitto, il governo Berlusconi ha impugnato il provvedimento con il quale la giunta regionale pugliese aveva avviato le assunzioni a tempo indeterminato di oltre 4mila lavoratori della sanità. Secondo il ministro per gli Affari regionali, l´ex governatore Fitto, la legge 45 del 2008 violerebbe "le norme sulla stabilizzazione e sull´inquadramento del personale sanitario e i principi fondamentali dettati dallo Stato in materia di salute".
Secondo Fitto, che in un anno e mezzo di mandato ha impugnato ben sei leggi regionali della Puglia, "il provvedimento sulle stabilizzazioni sotto alcuni aspetti invade anche la competenza statale e degli enti locali". Così il governo ha accolto ieri il severo monito lanciato dalla Corte dei conti regionale che, la scorsa settimana, aveva segnalato evidenti profili di incostituzionalità in uno degli ultimi provvedimenti approvati dal consiglio regionale a firma dell´ex assessore alla Sanità, Alberto Tedesco.
Una brutta tegola piovuta sulla Regione. Ma a fare letteralmente infuriare il presidente Vendola è stato soprattutto l´insolito canale attraverso il quale si è diffusa in Puglia la notizia della decisione assunta ieri dal consiglio dei ministri. La Regione, che tramite la sua avvocatura ha chiesto immediatamente a Palazzo Chigi di conoscere le motivazioni dell´impugnazione, è riuscita ad apprendere maggiori dettagli sulla decisione del Governo solo attraverso un comunicato stampa diffuso dal capogruppo regionale di Forza Italia, Rocco Palese che, prima della Regione, conosceva fin nei minimi dettagli il provvedimento adottato dal Consiglio dei ministri: "Le legge 45 - ha scritto Palese - viola gli articoli 3, 51, 97 e 117 della Costituzione oltre che le leggi nazionali che prevedono l´accesso al pubblico impiego solo per concorso pubblico".
Per questo Nichi Vendola ha scritto una lettera denuncia indirizzata direttamente al premier Silvio Berlusconi: "È mio dovere - si legge nella lettera - segnalarle il modo paradossale con cui le motivazioni che hanno prodotto tale decisione siano state rese di pubblico dominio, una modalità che pare delineare un uso privato delle Istituzioni a fini di propaganda politica. La gravità di questo accadimento - scrive ancora Vendola a Berlusconi - rischia di minare la credibilità dei rapporti tra il suo Governo e la Regione Puglia, e mi dispiace molto che ciò accada dopo un incontro come quello tenutosi a Palazzo Chigi sulla vicenda Ilva di Taranto, nel corso del quale entrambi abbiamo potuto nuovamente apprezzare una genuina e fattiva volontà di collaborazione istituzionale".

Fonte: http://bari.repubblica.it/dettaglio/precari-della-sanita-stop-alla-legge-fitto-impugna-il-provvedimento/1593884

lunedì 8 novembre 2010

ASL BARI - LAVORATORI (INFERMIERI) PRECARI IL 31 DICEMBRE - SENZA LAVORO ( L' ASL BA SARA' AL COLLASSO ).

La situazione dei precari infermieri della asl bari è grave. A dicembre andranno a casa. Nulla vienen fatto per loro, è auspicabile che la classe politica regionale faccia presto.

http://www.barisera.net/site/%E2%80%9Cci-hanno-tolto-il-nostro-futuro%E2%80%9D-20711.html

http://www.youtube.com/watch?v=txQ7KOl4Qg8

La situazione sempre più grave per i 650.000 precari che vedreanno cessare il loro lavoro il 31.12.2010.

Per loro nulla potra prospettarsi, ne mobilità, ne ricoloccazione, ne cassa integrazione.

La crisi coinvogerà tutta la Pubblica Amministrazione con blocco di attività importanti, come il caso della ASL BARI che mandando a casa 800 infermieri, di fatto bloccherà sale operatorie, 118, pronto soccorso, UTIC, e rianimazione, reparti nei quali il 50 % è personale medico-infremieristico precario con scadenza il 31.12.2010.

L'appello è di essere tutti coscienti di cosa accadrà se regioni (puglia) e governo non modificano il tiro.

Questo video 

è un sunto della manifestazione tenutasi a BARI contro chi non intende proorgare i contratti dei precari infermieri, e quindi collassare i servizi (ospedali).

Tanta è stata l'affluenza, anche di gente comune, sensibile alla problematica.

Il prossimo incontro è sempre a Bari, il prossimo 15 novembre, nei pressi della Regione Puglia, e tutti sono invitati a dare il loro contributo.

Oggi più che mai, in epoca di crisi, il privato (laboratori analisi, enti, coperative, ospedali) convenzionato vuole la meglio, offrendo qualità.

Detta qualità potrebbe essere offertà dal pubblico solo se le lobby non intervengano pesantemente, come, già stà accadendo.

Tutela dei Lavoratori Precari.

 E’ semplice, oggi mandare a casa 650.000 lavoratori, precari con contratti a termine. Facile grazie a chi ha cancellato i diritti dei lavoratori. Certamente sarà altrettanto facile appaltare i servizi e sottopagare gli addetti.  Dunque oggi tutti, dobbiamo prendere coscienza che la metamorfosi dei diritti dei lavoratori in diritti dell’alta finanza, è fallita. I padri della nostra costituzione avevano visto bene, non vi è crescita economica senza adeguata tutela del lavoratore. E’ impensabile e scandaloso impedire la stabilizzazione dei precari della P.A. ( scuola, sanità, ministeri, ecc). E’ evidente che la tutela del lavoro di infermieri precari, medici precari, insegnanti precari, è oggi importante, anche in virtù del buon andamento della P.A., in nome di una solida ed efficiente continuità, che ad esempio in sanità, si chiama continuità assistenziale.
Concludendo, sarebbe proficuo rivedere la normativa vigente prevedendo:
1.           Continuità di lavoro;
2.           Stabilizzazione dei lavoratori precari;
3.           Una corsia preferenziale per i lavoratori che hanno già lavorato in P.A. con incarichi della stessa natura;
4.           Eliminare le molteplici forme contrattuali di lavoro, che creano per il lavoratore, precarietà.

Tutela dei Lavoratori Precari.

 E’ semplice, oggi mandare a casa 650.000 lavoratori, precari con contratti a termine. Facile grazie a chi ha cancellato i diritti dei lavoratori. Certamente sarà altrettanto facile appaltare i servizi e sottopagare gli addetti.  Dunque oggi tutti, dobbiamo prendere coscienza che la metamorfosi dei diritti dei lavoratori in diritti dell’alta finanza, è fallita. I padri della nostra costituzione avevano visto bene, non vi è crescita economica senza adeguata tutela del lavoratore. E’ impensabile e scandaloso impedire la stabilizzazione dei precari della P.A. ( scuola, sanità, ministeri, ecc). E’ evidente che la tutela del lavoro di infermieri precari, medici precari, insegnanti precari, è oggi importante, anche in virtù del buon andamento della P.A., in nome di una solida ed efficiente continuità, che ad esempio in sanità, si chiama continuità assistenziale.
Concludendo, sarebbe proficuo rivedere la normativa vigente prevedendo:
1.           Continuità di lavoro;
2.           Stabilizzazione dei lavoratori precari;
3.           Una corsia preferenziale per i lavoratori che hanno già lavorato in P.A. con incarichi della stessa natura;
4.           Eliminare le molteplici forme contrattuali di lavoro, che creano per il lavoratore, precarietà.

domenica 7 novembre 2010

La lotta al lavoro precario (nella sanita, nelle scuole, nei ministeri).

Io penso che la sinistra democratica non ha cultura politica, continua a parlare di cose inutili per il mondo del lavoro, e per il paese.
Se la destra gioca a chi fa il primo passo, la sinistra democratica guarda la partita.
La politica ed il paese con questi leader e con questi temi è morta.
Può risorgere, con nuove leve che portino voce del popolo italiano.
Oggi, chi siede al parlamento, destra e sinistra non conosce i problemi del paese, e quindi non può essere portavoce di cose che non conosce.
Tra l’altro l'Italia è sempre rinata con la missione di pochi mille, che hanno il coraggio di creare un paese nuovo.
Presidente Vendola, il SEL, deve essere diverso da tutti gli altri partiti perchè ascolta, discute, e risolve i problemi degli italiani.
Oggi il primo problema è il LAVORO PRECARIO, e LA GLOBALIZZAZIONE.
Gli italiani sono stanchi di sentire I DEMOCRATICI CHE ACCUSANO IL PREMIER DI COSE PERSONALI.

Il blocco del turnover  manderà a casa il prossimo dicembre 650.000 precari.
Questo è il problema da risolvere.

venerdì 5 novembre 2010

«118» a Bari a rischio 107 medici

BARI - «Forse ci sono precari di serie A e precari di serie B?». È quello che si sono chiesti alcuni dei 107 medici dei pronto soccorso dell’Asl di Bari, che dal prossimo 31 dicembre rischiano il posto di lavoro per la scadenza contrattuale. A fronte, infatti, di una battaglia senza esclusione di colpi tra la Regione e il governo nazionale per la questione dei precari da internalizzare nelle società in-house delle Asl, per gli oltre 200 medici precari dei 118 pugliesi (gran parte dei quali a Bari) non vi sarebbe al momento alcun «salvagente», col rischio che i servizi di emergenza si ritrovino nel collasso a partire dal 1 gennaio.

Una delegazione dei medici, ieri, è stata ricevuta dall’assessore regionale alla Salute Tommaso Fiore, che si è preso l’impegno di portare in consiglio regionale, a breve, una legge «mini-omnibus» con alcuni correttivi e adempimenti nei quali infilare la norma che li riguarda.

Il processo di stabilizzazione, avviato con le leggi regionali 40 del 2007 e 45 del 2008, è stato irto di ostacoli, tra impugnative da parte del governo dinanzi alla Corte Costituzionale e ricorsi da parte di singoli medici. Il tutto condito da l’indizione di concorsi deliberati dall’Asl barese ma mai portati a termine e perfino la costituzione, il 16 febbraio 2009, della commissione esaminatrice.

Ora, senza rimedi, i servizi di emergenza rischiano il tilt.

fonte: http://www.lagazzettadelmezzogiorno.it/notizia.php?IDNotizia=380072&IDCategoria=11