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Movimento "LA NUOVA RESISTENZA 25 MARZO 2011". Partigiani sempre.

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Partigiani sempre

venerdì 29 luglio 2011

SANITA’ PUGLIA: IL PREFETTO F.F. SI FA PORTAVOCE DEI PRECARI



In data 28 Luglio 2011, si è tenuto un sit-in di protesta organizzato dalla CGIL MEDICI, a cui ha partecipato anche il movimento  “La nuova resistenza 25 aprile 2011”, nella persona di Domenico Cirasole.
Il sit-in si è concluso nell’incontro con il Prefetto f.f. di Bari al quale le parti hanno cercato di esprimere le grosse carenze di personale medico ed infermieristico che la Regione Puglia vive a causa del blocco del turn-over imposto dal governo per rientrare nel patto di stabilità economico-finanziario.
Dette carenze di personale medico-infermieristico causano un brusco abbassamento di Livelli Essenziali di Assistenza , con grave lesione del diritto alla salute dei cittadini pugliesi.
Il Prefetto al termine dell’incontro ha accolto la richiesta di farsi portavoce della grave situazione che la sanità pugliese vive a causa del blocco.
Il sottoscritto Domenico Cirasole si auspica che in breve tempo i ministri competenti accolgano (cosi come in altre regioni fatto) la proposta di derogare al blocco delle assunzioni.
Certamente la deroga al blocco delle assunzioni non sarà utilizzata al solo fine di mantenere in servizio il personale interessato dalla sentenza della corte costituzionale, ma potrà permettere nei limiti imposti dai LEA, di assumere parte dei 3000 professionisti della sanità pugliese che ormai da mese hanno perso il lavoro, e attendono con ansia gli sviluppi del caso.
E’ impensabile continuare a chiudere reparti, accorpandoli, ridurre le prestazioni ambulatoriali, e sovra-caricare di turni aggiuntivi e reperibilità il poco personale rimasto in servizio, cosi è fuori discussione che non possono essere i 300 medici pugliesi, interessati dalla sentenza, a compromettere i livelli essenziali di assistenza sanitaria, ma bensi i 3000 professionisti (infermieri, tecnici, psicologi, dietisti) precari da 36 mesi.
E altrettanto fuori discussione proteggere e tutelare, concedendo proroghe e spiragli di continuità lavorativa, i medici  interessati dalla sentenza della corte costituzionale.
Detti medici  ritornati ad essere precari, hanno ora come prima gli stessi requisiti di chi (medici ed infermieri) restano a casa da mesi.
Il sottoscritto si auspica che si faccia chiarezza e che non si usino 2 pesi e 2 misure per chi è precario con gli stessi requisiti.
 Domenico  Cirasole
Movimento “La nuova resistenza 25 aprile 2011”

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email:
cirasole.do@libero.it  

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