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Movimento "LA NUOVA RESISTENZA 25 MARZO 2011". Partigiani sempre.

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venerdì 4 novembre 2011

SANITA’ PUGLIA : GLI INFERMIERI PRECARI SFIDANO IL SILENZIOSO CONSIGLIO IPASVI DI BARI.



SANITA’ PUGLIA : GLI INFERMIERI PRECARI SFIDANO IL SILENZIOSO CONSIGLIO IPASVI DI BARI.
L’Italia che cura e medica è chiamata a rinnovare la propria classe dirigente; quella classe che tutela e rappresenta la professione infermieristica nell’interesse degli iscritti e dei cittadini fruitori (pazienti).
D’AGRIGENTO a BOLZANO gli ordini provinciali si rinnovano  affinché sia meglio tutelato il cittadino-paziente, come sancito dalla Costituzione, ma soprattutto siano meglio tutelati gli infermieri  iscritti all’Albo.
Il Consiglio direttivo di BARI, che si rinnova ogni triennio attraverso una consultazione elettorale di tutti gli iscritti, è chiamato ad esprimersi in seconda convocazione i giorni 13-14-15- novembre 2011, presso il polo formativo per infermieri del P.O. Di Venere (BARI-CARBONARA).
In questa provincia sono chiamati al voto quasi 7.500 infermieri molti di questi precari, ma molti altri ormai senza lavoro (quasi 1000 dal 2010, senza considerare i neo-laureati) ai quali io DOMENICO CIRASOLE (PRECARIO) propongo la mia candidatura a presidente, assieme alla lista (COMPOSTA DA PRECARI) che mi sostiene.
Oggi 4 novembre 2011 si festeggia l’Italia libera e democratica che parte da un senso di responsabilità che noi infermieri  precari del mezzogiorno vogliamo rappresentare.
Noi precari della sanità pugliese vogliamo essere quella riserva su cui contare per un nuovo più intenso ed equilibrato sviluppo.
Noi infermieri precari siamo agonizzanti; schiacciati dal peso del debito pubblico e delle scelte politiche che impongono il taglio lineare a partire dai servizi essenziali quale la sanità, anziché  dai costi degli sperperi della politica.
Noi meridionali siamo stati spronati nell’orgoglio e nella volontà di recupero dalle parole del Presidente G. NAPOLITANO nel suo intervento all'Ateneo di Bari che ha precisato: « siamo più esigenti con chi voglia rappresentarci».
Dunque la professione infermieristica BARESE, quale anello di congiunzione tra il dolore di chi soffre e chi cura, deve avere un consiglio direttivo scrupoloso, attento a tutte le voci contingenti .
Noi infermieri precari siamo stati lasciati soli nella lotta... impari contro la casta politica. IL NOSTRO COLLEGIO PROFESSIONALE, DEVE FAR SENTIRE IL GRIDO DISPERATO DEI COLLEGHI INFERMIERI PRECARI E SENZA LAVORO.
Per dare voce a chi non ha voce oggi 4 novembre si è dato vita alla lista composta da 20 infermieri precari che sfideranno il 13-14-15 novembre il consiglio direttivo dell’IPASVI uscente.
La lista qualora avesse il suffragio dei voti  ha già designato il sottoscritto quale presidente del Collegio degli infermieri, e sarà il primo collegio d’infermieri composto infermieri precari e senza lavoro.
Ciò deve far riflettere sulla grave situazione assistenziale ed occupazionale che la provincia di Bari assieme a tutta la Puglia sta vivendo.
Per chi non mi conosce, mi chiamo Domenico CIRASOLE, sono infermiere dal 1992, e ho svolto la mia professione in alcune strutture private, nei reparti di medicina generale, geriatria, chirurgia, cardiochirurgia, (rianimazione-sala operatoria-reparto).
Dal 2007 lavoro nella P.A. da precario nei reparti di Pronto Soccorso e Rianimazione di Altamura, e San Paolo.
Ho completato gli studi giuridici (laurea in giurisprudenza) nel 2004, e svolgo dal 2006 la pratica di AVVOCATO in ambito civile, pur avendo completato un percorso di specializzazione in diritto penale d'impresa.
Da più di un anno lotto per dare visibilità al mondo invisibile degli infermieri precari, e il mio impegno è dimostrato con video, foto, e link in questo blog: http://precariesenzalavoro.blogspot.com/.
Invito dunque tutti gli infermieri ad andare a votare dal 13 novembre al 15 novembre presso l'ospedale Di Venere dalle 9 alle 18, e di indicare il mio nome: DOMENICO CIRASOLE - PRESIDENTE - .
IL MIO IMPEGNO, qualora fossi eletto sarà rivolto non solo ai precari, ma anche alla nostra professione al fine di ottenere:
A) la riduzione dei costi d'iscrizione al collegio IPASVI;
B) il riordino e rispetto delle piante organiche;
C) l'assunzione nelle aziende di tutte quelle figure professionali intermedie (oss-ota-ecc);
D) la formazione (ECM) gratuita, con relativo congedo straordinario anche per i precari.
G) l'autonomia professionale, concretamente retribuita che a mio parere deve essere pari a 2.000,00 Euro.
Cordialmente
Domenico Cirasole
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