11/10/11
Immagine: © Egidio Magnani
“Sarà convocata in tempi brevi la cabina di regia per le politiche socio - sanitarie istituita dalla Provincia alla presenza della Regione Puglia e della Asl di Bari”
Una delegazione di infermieri professionali precari ha chiesto, questa mattina, un incontro con il Presidente della Presidente della Provincia di Bari, Francesco Schittulli. Si tratta di circa mille unità in tutta la provincia di Bari in attesa di essere collocate dopo essere state impiegate per 36 mesi negli ospedali baresi, fra la Asl di Bari, Policlinico e Giovanni XXIII°.
“In occasione dei 150 anni dell’unità d’Italia assistiamo ad uno nuovo sbarco dei mille – afferma Schittulli -. Si tratta di centinaia di infermieri precari del nostro territorio senza lavoro da mesi il cui lavoro è necessario ed indispensabile per la comunità sofferente dal momento che sono in aumento le malattie legate alle disabilità e alla non autosufficienza oltre che le altre patologie.
La professionalità acquisita da questi lavoratori – continua il Presidente della Provincia - dovrebbe essere una garanzia per il sistema salute, ma per la Regione Puglia diventa una problema insormontabile. Sebbene l’amministrazione provinciale non abbia delega in materia rivolgo loro la mia piena solidarietà di rappresentante istituzionale, oltre che di medico e di responsabile nazionale per le politiche socio - sanitarie dell’Unione Province Italiane”.
Il Presidente Schittulli ha chiesto, in merito, l’immediata convocazione della cabina di regia per le politiche socio - sanitarie istituita dalla Provincia alla presenza della Regione Puglia, della Asl di Bari e di una delegazione di infermieri precari per una discussione e risoluzione del problema.
La delegazione di lavoratori, che si è costituita in un movimento organizzato chiamato “La nuova resistenza 25 aprile 2011” ha sottolineato che “quasi mille infermieri attendono di essere ricollocati dopo aver lavorato per anni negli ospedali baresi e nelle varie strutture sanitarie e che le Asl, nonostante ciò, decidono di assumere infermieri vincitori di concorsi al Nord e usare solo contratti atipici come i co.co.co”.
Una delegazione di infermieri professionali precari ha chiesto, questa mattina, un incontro con il Presidente della Presidente della Provincia di Bari, Francesco Schittulli. Si tratta di circa mille unità in tutta la provincia di Bari in attesa di essere collocate dopo essere state impiegate per 36 mesi negli ospedali baresi, fra la Asl di Bari, Policlinico e Giovanni XXIII°.
“In occasione dei 150 anni dell’unità d’Italia assistiamo ad uno nuovo sbarco dei mille – afferma Schittulli -. Si tratta di centinaia di infermieri precari del nostro territorio senza lavoro da mesi il cui lavoro è necessario ed indispensabile per la comunità sofferente dal momento che sono in aumento le malattie legate alle disabilità e alla non autosufficienza oltre che le altre patologie.
La professionalità acquisita da questi lavoratori – continua il Presidente della Provincia - dovrebbe essere una garanzia per il sistema salute, ma per la Regione Puglia diventa una problema insormontabile. Sebbene l’amministrazione provinciale non abbia delega in materia rivolgo loro la mia piena solidarietà di rappresentante istituzionale, oltre che di medico e di responsabile nazionale per le politiche socio - sanitarie dell’Unione Province Italiane”.
Il Presidente Schittulli ha chiesto, in merito, l’immediata convocazione della cabina di regia per le politiche socio - sanitarie istituita dalla Provincia alla presenza della Regione Puglia, della Asl di Bari e di una delegazione di infermieri precari per una discussione e risoluzione del problema.
La delegazione di lavoratori, che si è costituita in un movimento organizzato chiamato “La nuova resistenza 25 aprile 2011” ha sottolineato che “quasi mille infermieri attendono di essere ricollocati dopo aver lavorato per anni negli ospedali baresi e nelle varie strutture sanitarie e che le Asl, nonostante ciò, decidono di assumere infermieri vincitori di concorsi al Nord e usare solo contratti atipici come i co.co.co”.
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