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Movimento "LA NUOVA RESISTENZA 25 MARZO 2011". Partigiani sempre.

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Partigiani sempre

sabato 15 ottobre 2011

Palese: il problema del personale si risolve con il ricorso alle deroghe al blocco del turn over autorizzate dalla Giunta regionale, per coprire i posti vacanti, nel rispetto dei limiti di spesa e della programmazione economico finanziaria.






Agenzia nr. 4846 del 14/10/2011
» Sanità


Sanità pugliese, PdL: indispensabile un serio cambio di marcia


Un cambio di marcia reale per la sanità pugliese in cui il rispetto dei livelli essenziali di assistenza è a rischio, mentre aumenta progressivamente la possibilità di implosione del sistema. E’ questo il messaggio forte che il PdL della Regione Puglia ha voluto dare nel corso della conferenza stampa che ha avuto luogo oggi, in cui è stato fatto il punto della condizione in cui versa la sanità pugliese, partendo da quanto hanno relazionato nei giorni scorsi i direttori generali delle aziende sanitarie nel corso delle audizioni che hanno avuto luogo nei giorni scorsi in III commissione.

Il capogruppo del PdL, Rocco Palese, ha richiamato preliminarmente i ritardi accumulati nell’attuazione del Piano di rientro 2010-2012 (L.R. n. 2/2011), in cui la rimodulazione delle rete ospedaliera è stata prevista, peraltro, con un ritardo di ben 6 anni rispetto alla determinazioni della Conferenza Stato Regioni.
Cosa impedisce l’attuazione degli adempimenti previsti dal Piano di rientro ? Che fine hanno fatto gli ospedali per i quali era prevista la chiusura? Qualcuno ha visto l’attivazione di qualche Residenza sanitaria assistenziale (di cui tanto si è parlato a suo tempo) al posto dei nosocomi dismessi ?

Palese ha parlato di forze frenanti che trovano espressione in alcuni consiglieri regionali della maggioranza che governa la Regione Puglia incluso anche qualcuno dell’opposizione e nei sindacati. “Non è possibile fare la programmazione solo sulla carta” -  ha detto –, con tutti i danni che ne derivano, peraltro in una regione che già paga 340 milioni di tasse aggiuntive per pagare i debiti accumulati nella sanità”. Il capogruppo ha sottolineato la condizione in cui versa l’assessore Fiore sostanzialmente abbandonato dal Presidente Vendola e dalla sua maggioranza e ha richiamato l’atteggiamento di grande responsabilità che sta tenendo il PdL  che ha evitato, a differenza di quanto è stato fatto nel 2005 dalla parte avversa,  di fomentare le piazze.

Sono necessarie anche alcune modifiche  della legislazione regionale sul piano dell’assetto organizzativo (LL.RR. nn. 36 e 38/1994). Palese ha citato al riguardo l’esempio dell’Istituto Oncologico di Bari che con 85 p.l. e 15 milioni di disavanzo registrato nel 2010, presenta ben 17 unità operativa complesse mediche e 7 U.O.C. amministrative (a fronte di 1 del “Panico” di Tricase, del “Miulli” di Acquaviva delle Fonti e del “Maugeri” di Cassano Murge).

Quindi il problema del personale. Secondo Palese la risposta è nell’attuazione degli adempimenti previsti dal Piano di rientro (L.R. n. 12 del 24 settembre 2010)  che prevede il blocco del turn over per gli anni 2010-2012, il ricorso alle procedure di mobilità facendo riferimento agli ospedali e reparti dismessi secondo il cronoprogramma  fissato dallo stesso Piano di rientro e, infine, il ricorso alle deroghe al blocco del turn over autorizzate dalla Giunta regionale, per coprire i posti vacanti, nel rispetto dei limiti di spesa e della programmazione economico finanziaria. “Dal 24 settembre 2010 – si è chiesto Palese -  cosa hanno fatto i direttori generali a tal riguardo” ? Sono passati 13 mesi invano”. Inoltre il capogruppo PdL ha richiamato ancora la L.R. n. 22/2011 “Legge regionale 9 febbraio 2011, n. 2 (Approvazione del Piano di rientro della Regione Puglia 2010-2012)” che disegna l’iter procedimentale per la definizione delle piante organiche, consentendo di individuare i posti vacanti. Anche da questo punto di vista – ha aggiunto – giunta regionale e direttori generali sono inadempienti. Sul piano gestionale, infine, ha citato la vicenda paradigmatica dell’appalto del servizio mensa alla ASL LE e la situazione critica delle liste d’attesa in tutta la regione.

“Stanno venendo meno i LEA a seguito dei non adempimenti della Giunta regionale” – ha aggiunto Giammarco Surico (FLI) – . Registriamo 220 milioni di mobilità sanitaria passiva a settembre 2011. La gente non si rivolge più al pubblico, con il risultato di creare liste d’attesa anche nel privato accreditato”.

La sospensione del servizio di trasporto oncologico a Brindisi e Lecce è stata ricordata da Maurizio Friolo. “Il cittadino – ha detto -, e in particolare quello con problemi oncologici, che dovrebbe essere al centro del sistema, si vede sottratti i suoi diritti. L’Assessore Fiore lasciato solo mentre la Puglia brucia”.

Il clima di grossa incertezza che si vive in provincia di Foggia in cui non riesce ancora a capire bene i servizi che saranno tagliati e quelli che, invece, dovranno essere rilanciati, è stato richiamato da Diego Gatta, unitamente alla situazione dell'ospedale di Manfredonia (di cui è prevista la disattivazione di alcuni reparti) che serve un bacino di utenza di 100 mila persone, mentre la camera iperbarica di Vieste è stata chiusa dal 31 luglio scorso.















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