In attesa di un inquadramento definitivo (STABILIZZAZIONE) per persone che hanno dato ampia prova delle loro capacità.
Dalla lettura di questa nota, appare evidente che il Presidente De Leonardis abbia voluto equiparare tutto il personale destabilizzato, portando sullo stesso livello chi lavora da anni come precario, e chi grazie alla celerità delle amministrazioni è stato stabilizzatato.
La Sentenza della Corte Costituzionale ha semplicemente interrotto un percorso di stabilizzazione che avrebbe coinvolto nel tempo anche gli attuali precari.
Questi ultimi in servizio da più di 36 mesi, non hanno mai firmato un contratto di lavoro a tempo indeterminato, anzi hanno da sempre lavorato con contratti semestrali, e per effetto della sentenza della Suprema Corte posseggono gli stessi requisiti di legge (anzianità e ampia prova delle loro capacità) degli attuali destabilizzati.
Concludendo, noi precari come De Leonardis afferma, ci auspichiamo che al fine d’evitare “ingiustizie e disparità di trattamento tra chi ha potuto usufruire di un canale privilegiato, e chi sta pagando sulla propria pelle una lentezza burocratica della quale non può avere ovviamente alcuna responsabilità", si possa trovare una soluzione per “garantire un inquadramento definitivo dei professionisti che hanno dato ampia prova delle loro capacità nel corso degli anni, e chiudere una vicenda che si trascina da troppo tempo".
Se ciò non accadesse, considerato il precedente giurisprudenziale del Tribunale di Bari, che ha riconosciuto il diritto dei precari e previsto una sanzione pari a 20 mensilità, appare di logica conclusione l’apertura di migliaia di contenziosi tra precari (infermieri) e Asl della Regione Puglia.
Cirasole Domenico
"E' iniziato il drammatico conto alla rovescia che può portare, il prossimo 31 dicembre, al licenziamento di centinaia di precari da anni in servizio presso Asl e aziende ospedaliere della regione, per il combinato disposto degli effetti delle sentenze della Corte Costituzionale che hanno bruscamente interrotto il percorso di stabilizzazione e della fine della proroga accordata per scongiurare una fin troppo probabile paralisi della sanità pubblica a ogni livello".
Giannicola De Leonardis, presidente della settima Commissione Affari Istituzionali della Regione Puglia, invita i vertici dell'ente a "spingere sull'acceleratore per trovare, d'intesa con il Governo nazionale, una soluzione in grado di sanare una situazione incresciosa, tutelando diritti ormai acquisiti e prerogative di professionisti qualificati ed evitando ingiustizie e disparità di trattamento tra chi ha potuto usufruire di un canale privilegiato, grazie alle celerità delle amministrazioni di riferimento nel bandire i relativi concorsi, e chi sta pagando sulla propria pelle una lentezza burocratica della quale non può avere ovviamente alcuna responsabilità".
"Una soluzione va trovata anche e soprattutto per garantire ai fruitori del servizio sanitario pubblico, i cittadini, prestazioni all'altezza in un periodo particolarmente critico" sottolinea De Leonardis. "In attesa di un inquadramento definitivo per persone che hanno dato ampia prova delle loro capacità nel corso degli anni, delle cui prestazioni non possiamo e non dobbiamo privarci, e chiudere una vicenda che si trascina da troppo tempo" la sua conclusione.
FONTE: http://www.ilgrecale.it/news/2011/de-leonardis--una-soluzione-per-i-precari-della-sanit-agrave--6549.asp
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