Cerca nel blog

Visualizzazioni totali

Movimento "LA NUOVA RESISTENZA 25 MARZO 2011". Partigiani sempre.

Movimento "LA NUOVA RESISTENZA 25 MARZO 2011". Partigiani sempre.
Partigiani sempre

lunedì 7 maggio 2012

I PARTITI ROMANI (LA CASTA POLITICA ) NON HANNO ANCORA CAPITO LA LEZIONE: DEVONO TAGLIARE I PRIVILEGI, LE PENSIONI, GLI STIPENDI, RESTITUIRE I FINANZIAMENTI PERCEPITI, E POI TORNARE TUTTI A CASA.

Qualcuno scuota il popolo dell'astensione (35% degli aventi diritto al voto)!

L’Italia non può essere rappresentata da sindaci scelti dalla metà dei cittadini più uno, di cui solo due terzi hanno votato; è inaccettabile che poco più del 30% degli aventi diritto al voto scelga per tutti.


In queste elezioni amministrative, il popolo “sovrano” si allontana sempre più dalla “Privilegiata Casta Politica Romana”; la casta ladra ha forse capito la lezione che i cittadini hanno voluto dare ai professori.

I partiti che siedono a Roma, nessuno escluso, hanno il dovere di  ascoltare il 35% del popolo astensionista.

Il giovane popolo dell’antipartito vuole mandare a casa professori e casta; se poco più del 65%  ha votato, è solo grazie ai movimenti nascenti (movimento 5 stelle) e alla moltitudine di liste civiche. La domanda sorge spontanea: che fine hanno fatto e faranno i vecchi partiti “baluardi” della nostra politica?

Cosicché quello del “non voto” (astenuti, schede bianche e schede nulle) si è confermato il vero primo partito.

L’astensionismo, però, non è forse il modo migliore di protestare conto la casta, non il modo più efficace di lottare per una classe; quella classe dell’uomo che lavora, in condizioni precarie, con contratti precari, “schiavi” in uno stato dittatoriale.


Solo il voto è sinonimo di democrazia !!

Ora tutto il popolo si aspetta una presa di coscienza e di coraggio da parte della “casta” che li porti a:
1.           tagliare i costi della politica (privilegi, stipendi, pensioni, consulenze, finanziamenti, enti, ecc.);
2.           restituire quanto percepito indebitamente con i finanziamenti;
3.           modificare la legge elettorale (doppio turno, proporzionale-plurinominale);
4.           tornare a casa e consentire al popolo di recarsi alle urne per eleggere un nuovo governo. Un governo che faccia le giuste scelte economiche e sociali: eliminare il precariato, soprattutto nella Pubblica Amministrazione.

Domenico CIRASOLE

ASCOLTATELO TUTTI!!




Nessun commento:

Posta un commento