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Movimento "LA NUOVA RESISTENZA 25 MARZO 2011". Partigiani sempre.

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Partigiani sempre

sabato 16 giugno 2012

Roma: i giovani e i precari in piazza Farnese


FONTE:

http://www.unita.it/italia/roma-la-meglio-gioventu-il-nostro-tempo-e-adesso-1.421395?localLinksEnabled=false 

16 giugno 2012

Arrivano in piazza Farnese, a Roma, i giovani e i precari che hanno organizzato la manifestazione «La meglio gioventù» per protestare, tra l'altro, contro la riforma Fornero e rivendicare diritti, come quello al reddito minimo garantito. Sotto il palco, su alcuni cartoni campeggiano le scritte: «Italia: 4 milioni di precari, destinazione consigliata Inghilterra», «36% disoccupazione giovanile, destinazione consigliata Olanda».

A spiegare le motivazioni della giornata di protesta è Celeste Costantino, dell'associazione Da Sud: «I messaggi che arrivano dal governo sono sempre più preoccupanti. L'idea di darsi questo nome 'La Meglio Gioventù' non è un atto di presunzione ma è un modo per sottolineare che vogliamo essere quella generazione che si riprende il proprio presente, prima ancora del proprio futuro. Rivendichiamo diritti, e tra i diritti c'è anche quello a restare in Italia».

IN PIAZZA FINO A SERA
Dopo due settimane di azioni, flash mob e blitz, oggi i precari della Meglio gioventù (una realtà promossa dal comitato «Il nostro tempo è adesso» e varie reti, associazioni e movimenti dei lavoratori precari) sono in piazza nella capitale per una grande mobilitazione contro il precariato: fino alle 22 a Piazza Farnese «per manifestare la voglia di riprendersi la propria vita e il paese».

LE STORIE
Ma sono tante le storie raccontate in piazza Farnese.
Giuseppe, lucano di 28 anni, spiega: «Sono stato licenziato da un call center a fine marzo dopo che avevo denunciato l'utilizzo di un contratto non appropriato ad un mio trattamento professionale. Ora se non troverò qualcos'altro, sarò costretto a tornare al mio paese e a rinunciare ai miei sogni. Roma ha espulso me come tanti altri ragazzi».

Maria 35/enne romana gli fa eco: «Da 16 anni lavoro come precaria, ora ho una partita iva nella Pubblica amministrazione, prima avevo contratti a progetto di un anno. Non vedo un futuro migliore davanti a me a livello professione. Non vedo buone prospettive, soprattutto alla luce delle modifiche introdotte dalla riforma Fornero per le partite Iva, per cui non è prevista alcuna forma di sostegno, neanche per la maternità».


REDDITO MINIMO: RACCOLTA DI FIRME
Raccolta di firme per la proposta di legge popolare per il reddito minimo garantito. Sono diverse le realtà in piazza, dalla rete Tilt al coordinamento dei giornalisti precari «Errori di stamp». Insieme ai giovani manifestanti anche alcuni esponenti politici locali come il capogruppo regionale di Sel, Luigi Nieri, e l'assessore provinciale al Lavoro, Massimiliano Smeriglio.

«Sono qui perchè oggi inizia la raccolta di firme per il reddito minimo garantito - spiega Smeriglio - una proposta di legge che cerca di riportare l'Italia in Europa e che prevede ci sia una soglia di reddito minimo per evitare che, soprattutto i più giovani si vendano sul mercato del lavoro al costo più basso possibile e nelle peggiore condizioni possibili». «La meglio gioventù deve prendere in mano questo paese per farlo uscire da una precariato che lo sta distruggendo - dice Luigi Nieri - l'Italia è l'unica in Europa, insieme a Grecia e Ungheria, che non ha il reddito minimo».

Su un lato della piazza il coordinamento «Errori di stampa» ha montato una simbolica edicola precaria. «Abbiamo fatto un autocensimento nelle redazioni e solo a Roma siamo duemila - dice uno dei giornalisti - chiediamo l'approvazione della legge sull'equocompenso nei lavori giornalistici ferma in commissione parlamentare da troppo tempo. Un giornalista precario prende in media venti euro lordi al pezzo, con picchi minimi di quattro euro lordi e ci sono giornali che non pagano sotto le ottocento battute».

LA NOTA DEL COLLETTIVO
«La Meglio Gioventù - dice in una nota il collettivo - vuole denunciare lo scandalo di un paese che marginalizza le sue migliori energie: 36% di disoccupazione giovanile, 4 milioni di precari e oltre 2 milioni di 'neet' (Not in Education, Employment or Training) significano lo spreco di una generazione che trascina con sé tutto il paese. Uno spreco a cui il Governo ha risposto con una riforma del lavoro truffa che prometteva di estendere i diritti e di abbattere la precarietà e invece non ha ridotto le tipologie contrattuali precarie, non ha esteso il welfare e, anzi, ha aggravato la condizione di chi lavora con partita iva, costretta già dal prossimo anno a pagare contributi più alti, che significa compensi netti più miseri».

La manifestazione  vuole essere la piazza di una generazione che non ce la fa più, ma anche di tutto il paese, perché la precarietà è l'emblema di un modello di sviluppo violento che dimentica le persone. Vuole essere soprattutto la risposta ad un Paese che ci invita alla fuga e a cui noi rispondiamo invece che vogliamo restare, riprenderci le nostre vite e il nostro paese.

Performances animeranno Piazza Farnese: oltre a un palco centrale su cui si alterneranno interventi delle reti di precari e la musica dei Torretta style, tanti altri spazi e realtà occuperanno la Piazza. Le diverse reti racconteranno di sé, della propria vita e della precarietà del proprio lavoro.

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