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Movimento "LA NUOVA RESISTENZA 25 MARZO 2011". Partigiani sempre.

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Partigiani sempre

domenica 31 ottobre 2010

I precari dell’Ugl inscenano la protesta davanti l’ospedale di Agrigento

Monta la protesta dei precari della sanità ad Agrigento. Questa mattina infatti, circa trecento lavoratori che rischiano il posto di lavoro all’Ospedale “San Giovanni di Dio”, si sono radunati proprio davanti la struttura del nosocomio agrigentino, guidati dal sindacato “UGL”, chiedendo a viva voce di essere ricevuti dal direttore dell’ASP Salvatore Olivieri.
Il motivo della manifestazione, riguarda il fatto che 279 lavoratori precari non sarebbero stati inseriti nella nuova pianta organica dell’ASP, rischiando quindi di rimanere senza lavoro.
Già ieri era previsto un incontro in Prefettura sulla vicenda, ma alcune sigle sindacali non si sono presentate facendo quindi saltare il tavolo tecnico su cui si doveva discutere in merito a tale problematica.
“Vogliamo solo incontrarci con Olivieri – afferma Eugenio Bartoccelli, segretario provinciale dell’UGL – Il nostro obiettivo è capire come mai circa 300 persone rischiano di rimanere a casa dopo anni di servizio. E’ una questione delicata su cui si deve assolutamente instaurare un dialogo.”
L’ingresso dell’Ospedale di Agrigento questa mattina si presentava con diverse bandiere dell’UGL e con striscioni in cui si esprimeva tutta l’esasperazione di chi rischia di non avere più il posto di lavoro.
Dal canto suo, il manager Olivieri, incontrato nel suo studio presso la struttura ospedaliera con altri colleghi della stampa, è stato molto chiaro sulla situazione che si è venuta a creare in questi giorni, dichiarando: “Questi 279 lavoratori non hanno mai fatto parte della pianta organica e non hanno mai avuto un contratto con la nostra azienda ospedaliera, per cui è infondata la notizia secondo cui sono stati ingiustificatamente esclusi. Semplicemente è scaduto un contratto stipulato con loro e, almeno ad oggi, non ci sono le condizioni per rinnovarlo.”
Dunque, da quanto si apprende seguendo le parole del manager della sanità agrigentina, questi 279 lavoratori sono l’ennesimo caso siciliano in cui, promettendo una futura stabilizzazione, la politica ha fatto entrare gente che, con i tagli alle spese e la crisi economica di questi tempi, non possono più essere sopportati e sostenuti, creando quindi una situazione di grande disagio socio-economico.
E’ lo stesso Olivieri a mostrare la sua impotenza davanti a questa situazione: “Non è questa la sede adatta a parlare delle sorti di questi lavoratori, perchè non hanno mai fatto parte della pianta organica dell’ASP. Sono altre le sedi e gli enti a cui deve rivolgersi questa gente. Chi ha messo in giro certe voci sta solo speculando sulla disperazione di queste famiglie” è il suo pensiero.
Adesso quindi, anche nel campo della sanità, i nodi vengono al pettine; ogni contenitore, a lungo termine, diventa saturo ed ora è impossibile sostenere questa gente “parcheggiata” dalla politica nella pubblica amministrazione, con l’illusione di una stabilizzazione che in realtà è praticamente utopica da realizzare.
La manifestazione di stamattina è, di fatto, il frutto di scelte clientelari e sbagliate che stanno portando in tutta la Sicilia diverse famiglie alla più totale disperazione.


http://www.canicattiweb.com/2010/10/29/i-precari-dell%E2%80%99ugl-inscenano-la-protesta-davanti-l%E2%80%99ospedale-di-agrigento/

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