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Movimento "LA NUOVA RESISTENZA 25 MARZO 2011". Partigiani sempre.

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giovedì 12 gennaio 2012

Salto generazionale nella P.A.

Salto generazionale nella P.A.

Precariato nella Pubblica Amministrazione: Il ministro Patroni Griffi non riconosce il diritto dei precari ad essere stabilizzati. Discriminazione tra dipendenti pubblici e privati. Disattesa la direttiva Europea che sanziona lo sfruttamento del lavoro precario.


Dopo l'era Brunetta, potrebbe oggi aprirsi una nuova fase di dialogo visto che i precari pubblici pagano più di altri la questione.

Il primo grande capitolo da affrontare riguarda i 240 mila precari della P.A..

Noi non condividiamo l'idea che servano in fretta nuovi concorsi che diano spazio ai soli giovani.

E’ ineccepibile sanzionare i precari del pubblico impiego esclusi da qualsivoglia stabilizzazione e  concorso, che dopo anni di precariato e già quarantenni rischiano di restare a casa senza lavoro, sorpassati da una nuova generazione.

E’ incomprensibile che continuino ad essere penalizzati i precari non più giovani, sfruttati dal governo Berlusconi e strozzati dal Ministro Brunetta.

L’auspicio è che nel prossimo incontro fissato per il prossimo 19 gennaio, il Ministro voglia puntuale l’attenzione sulla stabilizzazione dei precari sfruttati nella P.A. per oltre 36 mesi di proroga in proroga, distogliendo l’attenzione dalla bella vista sul Colosseo concessagli dall’appartamento regalato dall’Inps.

Le nuove assunzioni attraverso i concorsi pubblici che prevedano una ‘mini moratoria’ per poter assumere i giovani penalizzando i precari storici della P.A. in attesa di nuove prove è una scelta scellerata.

La proposta di consentire forme di reclutamento ‘miste’ con il 50% che verrebbe assunto con i nuovi concorsi, ‘pescando’ il restante dalle graduatorie preesistenti, completa l'intenzione di penalizzare chi con grandi difficoltà ha reso viva ed efficiente la P.A..


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