Ci auguriamo che il
presidente del Comitato “Dignita’
Sociale”, che incontrerà
l’Autorita’ di Governo mercoledi’ prossimo a Roma, voglia
affrontare anche la questione dei quarantenni precari della sanità pubblica
(Puglia), che ormai grazie al Governo Monti non possono vedere tutelati i
propri diritti innanzi i Tribunali a causa del collegato al lavoro.
Il Governo
Monti ha voluto:
1. disapplicare in
Italia una normativa europea che vietava lo sfruttamento dei precari per più di
tre anni e per più di tre proroghe;
2. impedire il ricorso per vizi nei molteplici
incarichi dei precari;
3. ridurre il risarcimento
che i precari storici della P.A. potevano avanzare in sostituzione della
trasformazione del rapporto di lavoro da determinato a indeterminato
(STABILIZZAZIONE);
4. bloccare i
concorsi (blocco del turn-over);
5. congelare il diritto di
precedenza nei concorsi che certamente non saranno indetti entro l’anno.
La
giurisprudenza e la dottrina, in assenza di un'adeguata Legislazione, continuano
ad affermare il principio del concorso per l'accesso alla P.A., disattendendo
la Direttiva Europea.
A parere di
chi scrive l'articolo 97 della Costituzione è un principio debole superato
dalle norme Europee, come affermato dall'art. 111 della Costituzione.
La Nuova
resistenza crede che si debba procedere per gradi, iniziando da chi appunto
vanta un diritto, cioè quello di ricoprire i posti vacanti occupati da anni.
Sorge così
l’esigenza d’iniziare proprio dai precari storici STABILIZZANDOLI, eliminando
qualsivoglia ingiustizia che loro hanno dovuto sopportare a causa dei Governi
precedenti.
Questi hanno
costretto molti infermieri a vivere appesi a un filo per anni, in ospedali
sotto organico.
Noi diciamo
“ORA BASTA”, occorre stabilizzare il personale precario storico non
dirigenziale, ANCHE SE DIMENTICATO DAI SINDACATI!!
Gli attuali
storici infermieri precari grazie all'anzianità hanno dato ampia prova delle
loro capacità.
La P.A.
continua a sfruttare precari non per circostanze sopravvenute, ma per una
carenza cronica del personale, per ragioni inespresse e inesistenti.
Questa
reiterata volontà se fosse attuata da un imprenditore privato sarebbe
sanzionata con la conversione del rapporto di lavoro da tempo determinato a
tempo indeterminato, secondo quanto imposto dalla Comunità Europea 1999/70 CE e
recepito nella 368/01.
Quindi, se il
lavoratore fosse stato dipendente di un’azienda sanitaria privata, le
conseguenze di una simile violazione sarebbero state ovvie: la conversione
automatica del contratto a tempo indeterminato.
Le stesse
esigenze strutturali per nulla provvisorie della Pubblica Amministrazione, da
sempre considerata immune dal subire la conversione del contratto, sono
sanificate dall'art. 97 della Costituzione, che prevede come fattore ostativo
la regola del concorso.
Ma la regola
concorsuale non è ineludibile, infatti l'articolo 97 della Costituzione già
contempla la possibilità che possa essere derogata con legge, e non essendo
collocato nel novero dei principi fondamentali della carta cede al diritto
interno e al diritto comunitario incompatibile o in contrasto.
Se ciò è vero,
l'articolo 97 quale principio debole, cede il passo al principio forte della
direttiva europea 1999/70 CE e al sistema generale dei profili sanzionatori
dettati dalla 368/01 che prevedono appunto la trasformazione del contratto di
lavoro a tempo indeterminato.
Ciò nonostante
il principio della concorsualità è superato dall'art. 36 del D.lgs 165/2001 che
prevede procedure di reclutamento ( titoli, curriculum, esperienza lavorativa
nella stessa P.A.) anche per le assunzioni a termine nella Pubblica
Amministrazione.
Quindi
l'articolo 97 della Costituzione non rappresenta un ostacolo alla conversione
del rapporto di lavoro, quando vi è stata una selezione ad evidenza pubblica
superata dal lavoratore precario prima di essere assunto a termine.
Vi è solo una
volontà anche del Governo Monti di continuare sulla scia dei governi precedenti
senza alcuna discontinuità.
Il governo
Monti contribuisce a discriminare i lavoratori a termine della P.A. non
procedendo alla loro stabilizzazione, ma anzi mandandoli a casa a seguito degli
ulteriori tagli.
Il Governo
Monti così facendo da ampia prova di voler ascoltare, e obbedire alle regole
imposte dall'Europa solo quando vi è da sanzionare il lavoro dipendente e
salassare i cittadini italiani, dimenticandosi di riconoscere valore ai chi
lavora da anni negli ospedali.
Noi crediamo
che l’Italia deve applicare le norme europee che salvano il lavoratore precario
anche nella P.A. cosi come imposto dall'art. 111 della Costituzione.
Concludendo,
vietare le manifestazioni, approvare nuove norme che limitano il risarcimento
del danno, eliminare diritti, raggirare norme e direttive europee e penalizzare
i più deboli della società, crediamo non sia la strada migliore che un Governo
Equo debba percorrere.
ATTENDIAMO UN
ATTO DI FORZA E DI CORAGGIO DEL GOVERNO.
ATTENDIAMO LA
NOSTRA STABILIZZAZIONE.
Domenico
CIRASOLE
Presidente
del Movimento
"La nuova
resistenza 25 aprile 2011"
Comunicato
Stampa:Denunciato il Questore di Latina!
28 Gennaio 2012
In data odierna alle ore 17,30 si e’ riunita l’Assemblea del Comitato “Dignita’ Sociale”,presenti oltre 500 Delegati e rappresentanti di tutto il territorio,ove all’unanimita’ e’ stato deciso di Querelare il Questore di Latina Alberto Intini per gravi reati commessi per il divieto che ha posto alla manifestazione della marcia su Roma del 30.01.2012 alle ore 6 da Latina a Roma.
L’Autorita’ di Governo ha chiesto ad una delegazione del Movimento di incontrarsi a Roma Mercoledi’ prossimo per concordare le modalita’ e giorno per la marcia su Roma.
L’assemblea al fine di evitare scontri violenti con le Forze dell’Ordine che sono apprezzate dal Popolo Italiano e per organizzare su Roma da varie parti del Territorio Nazionale,ha accolto l’invito,si riserva di far conoscere il giorno e l’ora in cui ci sara’ la marcia su Roma del Popolo Italiano senza bandiere di Sindacati e di Partiti.
FORNTE: http://sicurezzaelegalita.it/
Comunicato
Stampa:Denunciato il Questore di Latina!
28 Gennaio 2012In data odierna alle ore 17,30 si e’ riunita l’Assemblea del Comitato “Dignita’ Sociale”,presenti oltre 500 Delegati e rappresentanti di tutto il territorio,ove all’unanimita’ e’ stato deciso di Querelare il Questore di Latina Alberto Intini per gravi reati commessi per il divieto che ha posto alla manifestazione della marcia su Roma del 30.01.2012 alle ore 6 da Latina a Roma.
L’Autorita’ di Governo ha chiesto ad una delegazione del Movimento di incontrarsi a Roma Mercoledi’ prossimo per concordare le modalita’ e giorno per la marcia su Roma.
L’assemblea al fine di evitare scontri violenti con le Forze dell’Ordine che sono apprezzate dal Popolo Italiano e per organizzare su Roma da varie parti del Territorio Nazionale,ha accolto l’invito,si riserva di far conoscere il giorno e l’ora in cui ci sara’ la marcia su Roma del Popolo Italiano senza bandiere di Sindacati e di Partiti.
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