Mi auguro
che l’ancien régime dei poteri forti, ai quali il dott. Bruno Vespa appartiene, voglia a
breve provare, sulla sua pelle il dramma della precarietà e del licenziamento,
con mutui e rate da pagare, figli da mandare da far studiare, altri ai
quali trovare lavoro, altri da ospitare in casa nonostante questi siano, laureati,
sposati, e con figli a carico, senza parlare degli anziani e ammalati da assistere.
Vespa,
Casini, Maroni hanno offeso la maggior parte degli italiani, parlando a loro
modo di coalizioni, sondaggi, percentuali e strategie.
Questi Signori detengono il pieno potere pertanto dovrebbero andare a casa.
Gli
italiani sognano una rinascita democratica dell’Italia, uno stato attento solo ai bisogni
del suo popolo, cosi come una televisione pubblica sana che nei suoi programmi televisivi si curi di esso.
I partiti
politici sono responsabili: 1) di non aver rispettato la volontà popolare,
reinserendo sotto diverse vesti il finanziamento ai partiti che di fatto vieta
ad altri soggetti e associazioni, d’esprime il pluralismo politico e l’interesse degli italiani; 2) di non aver approvato, codici etici comportamentali, modelli organizzativi per la prevenzione dei reati e sanzioni
interne (D.lgs. 231/01).
Motivi questi per cui i partiti (art. 1 comma 2) andrebbero sanzionati nei più drastici dei modi, ovvero andrebbero CANCELLATI (art. 9 co. 1 b), andrebbe loro vietata la partecipazione alle prossime elezioni amministrative-politiche (art. 9 co. 2 a) e andrebbe chiesto loro il conto, ovvero la restituzione di quanto indebitamente appropriatosi dal 1993 ai danni dello Stato e della collettività (art. 10).
Motivi questi per cui i partiti (art. 1 comma 2) andrebbero sanzionati nei più drastici dei modi, ovvero andrebbero CANCELLATI (art. 9 co. 1 b), andrebbe loro vietata la partecipazione alle prossime elezioni amministrative-politiche (art. 9 co. 2 a) e andrebbe chiesto loro il conto, ovvero la restituzione di quanto indebitamente appropriatosi dal 1993 ai danni dello Stato e della collettività (art. 10).
Tutti i
cittadini devono poter partecipare alla
determinazione della politica nazionale poiché gli strumenti dei partiti politici, così come della rappresentanza, sono stati un susseguirsi di fallimenti.
Considerato
l’operare della casta che riesce solo a tagliare su pensionati, lavoratori e
sociale, urge che nuove associazioni sorgano a garanzia del pluralismo, con le quali tagliare finalmente stipendi, privilegi,
pensioni, indennizzi, finanziamenti e ragnatele di controllo a questa classe
politica.
Il popolo
sogna di poter esercitare veramente la propria sovranità!
Il popolo
sogna una ridistribuzione delle ricchezze, un lavoro stabile ed un welfare efficiente.
I precari
della sanità pubblica, ai quali la casta ha imposto un taglio lineare, vietato concorsi, e costretto loro a una vita da nomadi, sognano ancora la stabilizzazione quale giusto rimedio al torto subito.
Domenico
CIRASOLE
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