Il Primo maggio era una giornata in cui non-si-la-vo-ra-va.
Tante aziende costringeranno le lavoratrici e i lavoratori a vivere quel giorno come tutti gli altri: ricattandoli e facendo leva sulla loro precarietà e sul loro bisogno di reddito.
Il primo maggio sarà l’inizio di un mese di lotte globali contro la precarietà.
Maggio, sarà determinante per l’approvazione di una riforma del lavoro che aumenterà i livelli di precarietà, in particolar modo nella Pubblica Amministrazione.
Le politiche di austerity, necessitano una comune resistenza.
Secondo le dichiarazione di Monti e di Foriero la riforma introduce un nuovo termine al contratto dei precari (durata massima di 36 mesi).
Questo limite in realtà esisteva e nessuna azienda ha mai trasformato un contratto dopo i 36 mesi, anzi ha sfruttato il povero precario di 36 mesi in 36 mesi.
Questo limite, inoltre, anche se superato, nella P.A. non da diritto ne a trasformazione del contratto ne a risarcimento.
POSSIAMO AFFERMARE CHE QUINDI LA CASTA ROMANA HA AUTORIZZATO LO STATO A SFRUTTARE IL LAVORATORE PRECARIO.
Il contratto “dominante” che tanto si parla nella riforma, è a tempo indeterminato, da sempre.
Quindi per i precari non è cambiato nulla!!.
Si aggiunge solo la possibilità d'essere cacciati fuori anche se con contratti a tempo indeterminato.
Questa fase anticipa di qualche mese la volontà del governo di tagliare la spesa pubblica non solo tagliando sui precari, ma anche sui contratti a tempo indeterminati.
Si aggiunge solo la possibilità d'essere cacciati fuori anche se con contratti a tempo indeterminato.
Questa fase anticipa di qualche mese la volontà del governo di tagliare la spesa pubblica non solo tagliando sui precari, ma anche sui contratti a tempo indeterminati.
Nonostante tutto ciò, la casta politica ROMANA, ci vuole convincere che la riforma risolverà la precarietà, anche quella della P.A., rilancerà l'economia, avvicinerà grossi investitori internazionali, salverà l'Italia.
L'Italia la salviamo se mandiamo a casa la casta romana che come un burattinaio muove il governo a proprio piacimento.
Loro si sono aumentati gli stipendi, si sono reinseriti i finanziamenti, vivono di privilegi, hanno sbagliato tutte le politiche precedenti, e continuano a far pagare i piccoli.
Servono nuove elezioni, nuovi partiti, nuovi governi, per vecchie scuole di pensiero (distribuzione della ricchezza - mano di Keynes).
In Europa soffia un nuovo vento, nuovi fiori sbocciano, è in corso una nuova primavera.
L'Italia la salviamo se mandiamo a casa la casta romana che come un burattinaio muove il governo a proprio piacimento.
Loro si sono aumentati gli stipendi, si sono reinseriti i finanziamenti, vivono di privilegi, hanno sbagliato tutte le politiche precedenti, e continuano a far pagare i piccoli.
Servono nuove elezioni, nuovi partiti, nuovi governi, per vecchie scuole di pensiero (distribuzione della ricchezza - mano di Keynes).
In Europa soffia un nuovo vento, nuovi fiori sbocciano, è in corso una nuova primavera.
ORA BASTA !!
LA CASTA ROMANA DEVE STABILIZZARE I PRECARI !!
Domenico CIRASOLE
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