Le dichiarazioni del ministro
Patroni Griffi a l'Avvenire, d’estendere gli effetti della riforma del mercato
del lavoro di Monti - Fornero alla Pubblica Amministrazione, è la conferma che
chi ci governa, e i partiti che lo sostengono vogliono gli italiani in ginocchio.
Si prevede il licenziamento
di massa dei pubblici dipendenti, per motivi economici entro l’estate, quindi
diventiamo tutti precari.
La casta romana si appropria
di soldi pubblici, e il governo tagli i fondi agli ospedali, alle scuole, alle
forze armate, accorpando ed eliminando i servizi, licenziando da prima i precari storici, per poi passare agli esuberi.
La conseguenza di tutto ciò
sarà spostare per mobilità i dipendenti, e licenze gli esuberi per motivi economici.
Questa estate sarà molto
calda per gli statali, e non solo per i precari.
Altro scandalo esplicitato
dal Ministro, che trova il consenso di tutti i sindacati concertativi, è quello
di procedere alla privatizzazione della previdenza, attraverso l’istituzione
dei fondi pensionistici cosiddetti integrativi.
Cosi facendo la casta scippa
il trattamento di fine rapporto che i lavoratori hanno accumulato negli anni.
Insomma il vizio della casta
d’appropriarsi di cose altrui, non cessa neanche con questo governo, e in
momenti di crisi.
Chi pensa che il pubblico
abbia degli sprechi, faccia un giro negli uffici, negli ospedali, nei
tribunali, ecc., e si renderà conto che gli sprechi sono ad altri livelli, a piani
superiori, quelli gestiti dalla casta romana.
La casta si indebita e a
pagarne le conseguenze sono gli stessi cittadini, che in estate vedranno
ridursi drasticamente i servizi, e gli statali che andranno a casa.
Ovviamente ci sarà sempre chi
continuerà a percepire stipendi pubblici d’oro per finanziare la stessa casta.
I concorsi sono fermi da
anni, i precari hanno lavorato in condizioni disumane (nella p.a. mancano mezzi
e personale) e si prospetta per essi anziché il premio della stabilizzazione o
dei concorsi, la chiusura dei rapporti di lavoro.
La casta, anziché restituire
ciò che ha tolto impropriamente dalle casse dello stato (dal referendum del
1993), tagliarsi gli stipendi, ridurre i privilegi, eliminare i vitalizi e reversibilità
di questi, taglia le pensioni, licenzia gli statali, elimina i servizi, ecc..
Licenziamo la casta romana, rendiamo
precari i politici, alle prossime elezioni amministrative boicotta i partiti
romani.
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