Il cervello del precario, omai depresso non si ferma mai.
In base a uno studio, si è scoperto che nei precari ormai depressi un recettore non funziona bene, rendendo impossibile uno ‘stand by’ cerebrale, una pace interiore, provocando quindi uno stato sempre sul filo della tensione.
Nel cervello umano le aree neurali dette “default mode network”, si attivano quando non si ha nente da fare, in pratica quando la mente vaga e si riposa.
Nei precari ormai tutti depressi, sempre più ansiosi e in preda a ruminazioni continue, la calma mentale è rara, irragiungibile.
Questo studio conferma la che la precarietà perenne apre le porte alla depressione e ansia.
Domenico CIRASOLE
In base a uno studio, si è scoperto che nei precari ormai depressi un recettore non funziona bene, rendendo impossibile uno ‘stand by’ cerebrale, una pace interiore, provocando quindi uno stato sempre sul filo della tensione.
Nel cervello umano le aree neurali dette “default mode network”, si attivano quando non si ha nente da fare, in pratica quando la mente vaga e si riposa.
Nei precari ormai tutti depressi, sempre più ansiosi e in preda a ruminazioni continue, la calma mentale è rara, irragiungibile.
Questo studio conferma la che la precarietà perenne apre le porte alla depressione e ansia.
Domenico CIRASOLE
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