La possibilità di sospendere la rata dei mutui presentando domanda entro il 31 luglio 2012, dovrebbe essere estesa anche oltre tale data, a cifre superiori le 150.000 euro, e a prestiti personali.
I precari e i senza lavoro, che hanno difficoltà con il proprio mutuo dovrebbero avere sempre la possibilità di presentare la domanda per la sospensione delle rate fino al limite imposto, ovvero 12 mesi.
Il costo degli immobili attuale supera le 150.000 euro quindi il limite imposto nel "Piano Famiglia dell'Abi" dovrebbe essere superato, con flessibilità.
Inoltre il dilagare dei divorzi, realizza sacche di ambiguità; moltissime sono le mamme disperate, indebitate con rate astronomiche, pur di conservare l'abitazione acquistata in condivisione con l'ex-marito, che dopo la separazione non riesce, o non vuole obbligarsi ne per il mantenimento della propria prole, ne per le rate dell'immobile.
La lotta al precariato e al rilancio dell'economia del governo Monti, dovrebbe avere inizio da questa priorità sociale, onde evitare gesti estremi come la prostituzione, infanticidi e suicidi.
Domenico CIRASOLE
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