Il Governo MONTI dopo la priorità di svuotare le carceri,
salvi la sanità pubblica ormai al collasso, stabilizzando i precari storici.
Il governo Monti mette in libertà 3.300 detenuti ma lascia
la sanità al collasso.
Gli ospedali restano senza medici e infermieri, che a volte
fuggono, altre volte vengono mandati a casa.
La soluzione dei concorsi con una percentuale del 50 %
riservato agli interni non è giusta perché prevede la propedeuticità delle mobilità.
La proroga dei contratti, così come il ripetersi di avvisi
pubblici negli ospedali e in tutte le pubbliche amministrazioni, avviene da
molto tempo, a causa del blocco delle assunzioni imposto dal governo
Berlusconi.
Il Governo Monti ha l'obbligo morale di premiare chi vive da
anni nel precariato, stabilizzando il personale della sanità.
Gia l'articolo 17 del decreto legge 78/09 permetteva di
stabilizzare il personale precario con
un'anzianità triennale.
Le procedure concorsuali con posti riservati non fanno
giustizia, e occupano i posti vacanti nelle dotazioni organiche delle amministrazioni con chi non è mai stato precario in quell’azienda, ovvero casualmente risulta essere vincitore di
quel concorso.
Il governo Monti ha il dovere di "valorizzare"
l'esperienza dei precari storici (medici e infermieri) non solo in termini di
punteggio nell'ambito di un concorso pubblico.
La "valorizzazione" dell'esperienza maturata come
lavoratore subordinato non è scelta
inedita.
La stabilizzazione diretta del 2009, prevedeva la
possibilità di assunzione diretta per i dipendenti a tempo determinato
con procedura concorsuale.
La stabilizzazione è un atto dovuto del Governo, che elimina
la disparità di trattamento tra precari pubblici e privati.
Nel momento in cui la crisi economica continua a mordere ciò
su cui il governo deve concentrarsi e quello di rendere stabili i contratti che
rilanciano l'economia e la spesa interna.
Il lavoro stabile è necessità insostituibile per costruire
il futuro.
Domenico CIRASOLE
http://precariesenzalavoro.blogspot.com/
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