La Asl di Latina ha prorogato i contratti di 76 dirigenti medici e 158 tra infermieri e personale non dirigente al 31 dicembre 2011, con una spesa prevista sul bilancio del prossimo anno.
La decisione è stata presa nei giorni scorsi e resa effettiva dalla delibera numero 704 del 10 novembre 2010 a firma del direttore amministrativo Giuseppe Testa, all'epoca facente funzioni come direttore generale dell'Asl prima dell'arrivo del neo-commissario Sponzilli. Grazie a questa delibera sono salvi, almeno per un altro anno, i posti di lavoro di gran parte dei lavoratori precari della sanità pontina e, in particolare, dell'ospedale Santa Maria Goretti di Latina di cui fa parte circa il 70% del personale interessato dalla delibera. Scongiurato quindi il rischio di un vero e proprio blocco sanitario pontino, che avrebbe poututo verificarsi in caso la delibera non fosse stata attuata. La maggior parte dei contratti in scadenza, che erano già stati prorogati al 31 dicembre di quest'anno, erano infatti composti da personale infermieristico al lavoro soprattutto in alcuni reparti di emergenza. Il personale interessato dalla delibera avrà titolo a procedure di stabilizzazione e ricomposizione nel fabbisogno 2011-2015 stimato nel piano operativo di adeguamento della rete ospedaliera nazionale. Il dirigente Testa si era personalmente speso per la buona riuscita dell'«operazione». Notevole anche l'impegno profuso nei mesi scorsi del dott. Giuseppe Di Prospero, segretario provinciale della Cisl-sanità, che aveva messo in evidenza il rischio di una paralisi delle attività chirurgiche delle sale operatorie pontine. Già nella scorsa primavera l'esponenete sindacale aveva inviato una nota in Asl chiedendo un urgente intervento dell'azienda relativamente al problema dei precari.
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