Silenziosi come fantasmi si disperdono in un mercato del lavoro ostile. I giovani torinesi pagano un alto prezzo alla crisi tanto che l’assessore provinciale Carlo Chiama parla di «una generazione che si sta bruciando». E neppure la precarietà ha protetto i ragazzi nella recessione. Tra i 15 e i 24 anni il tasso di disoccupazione era del 31,1 per cento nel 2009 contro il 18,5 del 2008; va un poco meglio tra i 20 e i 29 anni con un tasso comunque alto: il 17% salito di ben sette punti rispetto al pre crisi.
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