Dei cinquemila precari della sanità regionale, la metà rischia di perdere il lavoro irregolare che, per i più, dura da anni. "Sono medici, infermieri, tecnici e ausiliari", spiega Gianni Nigro della Funzione pubblica Cgil, "che garantiscono i servizi essenziali per i malati, dai soccorsi all'Emergenza, dalle Rianimazioni ai reparti di base". A insidiare il loro impiego precario è la misura, prevista dalla manovra economica dell'estate scorsa, che decurta del 50 per cento la spesa per il personale con contratti di lavoro atipici, da quelli a termine a quelli a progetto. E, in una lettera ai manager delle aziende ospedaliere (San Camillo-Forlanini, San Giovanni, San Filippo Neri) e delle 12 Asl del Lazio, il subcommissario di governo alla Sanità regionale, Mario Morlacco, richiama al "rispetto delle disposizioni per assicurare l'imprescindibile esigenza di contenere la spesa evitando un aggravio di oneri incompatibile con la programmazione".
http://roma.repubblica.it/cronaca/2010/11/02/news/sanit_scure_sui_precari-8661813/
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