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Movimento "LA NUOVA RESISTENZA 25 MARZO 2011". Partigiani sempre.

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Partigiani sempre

lunedì 1 novembre 2010

Licenziati con raccomandata

"L'azienda ha semplicemente applicato una norma prevista dal contratto, in questi casi non c' è niente da dire". È la regola, punto e basta. Non contano l'operazione di ernia al disco o i problemi personali, né i figli o il mutuo da pagare. Sul caso dei due licenziamenti alla Magneti Marelli di Crevalcore a parlare è direttamente la Fiat di Torino. Dal fortino guidato da Sergio Marchionne ci si richiama alle norme, che nel caso in cui le assenze per malattia superino i limiti concessi pr evedono per l'appunto il licenziamento. Hanno un bel dire i sindacati (questa volta Cisl e Cgil assieme) che finora non era mai successo, che l'azienda aveva sempre avvisato i lavoratori o i suoi rappresentanti prima di metterli in mezzo a una strada.

"Massimo rispetto per il sindacato, ovviamente - risponde il portavoce di Fiat - ma se non sei in grado di garantire il rapporto di lavoro l'azienda non può tenerti, c' è bisogno di persone che siano presenti". Tecnicamente si chiama "superamento del tempo di comporto" ed è la causa per cui due lavoratori della della Magneti Marelli di Crevalcore, gruppo Fiat, sono stati licenziati per raccomandata qualche giorno fa. Un provvedimento che assieme all'atmosfera pesante che secondo i sindacati si respira in azienda dopo l'introduzione del discusso Wcm, lo stesso metodo di organizzazione del lavoro di Pomigliano e Melfi, ha fatto infuriare i lavoratori. Risultato: un'ora di sciopero venerdì e l'idea di impugnare i licenziament i. "Ma qui il Wcm o Pomigliano non c' entrano niente - continuano da Torino - così come non c' è nessun legame con le persone nello specifico. È una questione di legge e di contratto, viceversa non sarebbe corretto nei confronti di chi al lavoro c' è sempre".

http://bologna.repubblica.it/cronaca/2010/10/31/news/magneti_marelli_fiat_difende_i_licenziamenti-8613035/

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