BARI - «Forse ci sono precari di serie A e precari di serie B?». È quello che si sono chiesti alcuni dei 107 medici dei pronto soccorso dell’Asl di Bari, che dal prossimo 31 dicembre rischiano il posto di lavoro per la scadenza contrattuale. A fronte, infatti, di una battaglia senza esclusione di colpi tra la Regione e il governo nazionale per la questione dei precari da internalizzare nelle società in-house delle Asl, per gli oltre 200 medici precari dei 118 pugliesi (gran parte dei quali a Bari) non vi sarebbe al momento alcun «salvagente», col rischio che i servizi di emergenza si ritrovino nel collasso a partire dal 1 gennaio.
Una delegazione dei medici, ieri, è stata ricevuta dall’assessore regionale alla Salute Tommaso Fiore, che si è preso l’impegno di portare in consiglio regionale, a breve, una legge «mini-omnibus» con alcuni correttivi e adempimenti nei quali infilare la norma che li riguarda.
Il processo di stabilizzazione, avviato con le leggi regionali 40 del 2007 e 45 del 2008, è stato irto di ostacoli, tra impugnative da parte del governo dinanzi alla Corte Costituzionale e ricorsi da parte di singoli medici. Il tutto condito da l’indizione di concorsi deliberati dall’Asl barese ma mai portati a termine e perfino la costituzione, il 16 febbraio 2009, della commissione esaminatrice.
Ora, senza rimedi, i servizi di emergenza rischiano il tilt.
fonte: http://www.lagazzettadelmezzogiorno.it/notizia.php?IDNotizia=380072&IDCategoria=11
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